2 giugno, Lega: “La città è con noi. In piazza solo Pd e chi sta col Telos”
Il segretario cittadino Claudio Sala parte proprio dalla manifestazione in piazza che bolla come politica e vicina al centro sociale Telos

A ventiquattr’ore dal flashmob che ha visto scendere in campo oltre 150 persone, tra cui esponenti della società civile, della politica (ma senza bandiere) e molti cittadini, con bandiere e coccarde bianco rosse e verdi in risposta alla scelta del primo cittadino Alessandro Fagioli di cancellare la celebrazione del 2 giugno per “paura di problemi di ordine pubblico”, arriva la replica della Lega Nord saronnese.
Il segretario cittadino Claudio Sala parte proprio dalla manifestazione in piazza che bolla come politica e vicina al centro sociale Telos: “I saronnesi sono con noi. Il 2 giugno c’è poco da festeggiare. La gente vuole più lavoro e meno tasse. In piazza non c’era Saronno, ma il Pd e la sinistra. Rai3 e Agi.com lo hanno riferito chiaramente. In piazza c’era chi sfila coi Telos, buoni solo a vandalizzare e a distruggere”.
La nota continua spiegando le motivazione che, secondo il Carroccio, avrebbero portato alle prese di posizione delle ultime ore quando la scelta del primo cittadino di cancellare il 2 giugno è stata criticata da molti esponenti politici ma anche da tantissimi cittadini sui social network.
“Dà fastidio – continua Sala tutto quello che l’Amministrazione sta costruendo, partendo dai marciapiedi, alle fognature, all’apertura di via de Balaguer con nuovi parcheggi per la stazione, 400 mila euro per le strutture scolastiche e le palestre che erano ridotte a scatafascio, i giochi nei parchi pubblici che non venivano sistemati da 16 anni, il palaghiaccio ed il nuovo Exbo finalmente a norma, il potenziamento delle telecamere e del numero di agenti di polizia locale, il sequestro di chili di droga, i daspo, il fatto che il teatro sia iniziato a funzionare in pareggio di bilancio (mai accaduto), la convenzione con le suore affinché la nuova casa di via Prealpi in via di ultimazione aiuti per primi i saronnesi, i 120 mila euro per gli aiuti agli affitti, i 60 saronnesi che si sono iscritti a prestare servizio per i lavoretti che i sinistri ci raccontavano che gli italiani non volessero più fare”. E sottolinea: “Tutto questo dà molto fastidio, perché i saronnesi stanno dalla nostra parte”.
“Si continuerà – conclude il segretario della Lega saronnese – a usare il nastro bianco celeste per le inaugurazioni, finché lo Stato di Roma non ci restituirà il maltolto e finché non inizierà a rispettare la Costituzione della Repubblica trattando gli Enti Locali con pari dignità. Alla faccia delle polemiche: questa sera maxi schermo in piazza! Viva Sarónn viva”.
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