Cristiano Borghi: «Un mandato per il cambiamento»

Sicurezza e vitalità le ricette del candidato sostenuto da Lega, fratelli d'Italia e liste civiche

Intervista candidati sindaco Gerenzano: Cristiano Borghi

Ha presentato la sua candidatura su Facebook scegliendo una campagna elettorale molto smart Cristiano Borghi esponente della Lega Nord. A sostenerlo anche Fratelli d’Italia e Domà Nuch e le civiche “Gerenzano viva” e “Per il Granducato di Gerenzano”.

Il prossimo sindaco accompagnerà Gerenzano nel 2020: come immagina il quinquennio? Quale vocazione dovrà avere?
“Il prossimo quinquennio sarà all’insegna del cambiamento e dell’inversione di rotta. Gerenzano deve passare da paese dormiente e dormitorio, a essere un paese vivo, soprattutto per le associazioni spremute economicamente come limoni da questa Amministrazione e per i giovani che sono il futuro di questo paese, dove oggi per loro non c’è assolutamente nulla. Dopo le 20, a Gerenzano, cala il deserto e diventa un paese con veramente poca vita”

La sicurezza è uno dei temi caldi in città: la videosorveglianza è una soluzione? E quali sono le altre possibilità ci sono?
“La video sorveglianza è una cosa seria e va fatta studiando il territorio, verificando, anche attraverso le segnalazioni dei cittadini, quali sono i luoghi, le strutture, i parchi, dove esistono situazioni poco chiare. Fatto questo studio bisogna applicare la tecnologia adatta, in modo da non lasciare zone buie a disposizione dei malintenzionati e dando tutti gli strumenti alle forze dell’ordine, in primis alla polizia locale”

Ex discarica, quali sono le criticità e come affrontarle?
“La discarica è stata messa da tempo in sicurezza. E’ importante però continuare a monitorarla, con la collaborazione della regione degli enti presposti”

Negli ultimi anni diversi negozi del centro hanno chiuso i battenti, come vitalizzare il cuore della città?
“Un altro fatto oggettivo che sostiene la causa del paese dormiente e dormitorio, è la chiusura continua dei cosiddetti negozi di vicinato, che tra l’altro non riaprono più, per tanti motivi (cambiamento di abitudini, la crisi economica, troppe tasse). Dobbiamo dunque cambiare marcia anche in questo caso e mettere in campo tutta una serie di proposte commerciali, bandi e iniziative ricreative e culturali, per incentivare l’apertura di negozi, tra cui quelli che vendono articoli mancanti”

Quali sono i provvedimenti da prendere e i temi da affrontare nei primi 100 giorni?
“Rendere gratuito o a costi simbolici l’utilizzo delle strutture pubbliche per tutte le associazioni, la scuola materna e far partire un progetto di aggregazione giovanile, insieme alle associazioni ricreative e culturali, per rendere più vivo il nostro paese”

di
Pubblicato il 09 Giugno 2017
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