La banca è come una squadra, si vince se si è motivati

Luca Barni, direttore della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, interverrà all'evento "Business di squadra" di mercoledì 28 giugno alle Ville Ponti su invito del consorzio "Varese nel Cuore"

luca barni bcc

In economia l’espressione “fare squadra” è molto usata. E non si tratta di un semplice vezzo perché un’azienda, proprio come una squadra di basket o di calcio, ha bisogno di leadership, organizzazione, strategia e tattica per poter raggiungere un obiettivo. I punti  in comune sono dunque molti e perciò non deve apparire strano il fatto che Luca Barni (foto), direttore generale della Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, parteciperà con un intervento all’evento “Business di squadra” di mercoledì 28 giugno alle Ville Ponti su invito del consorzio “Varese nel Cuore”.

GALEOTTO FU L’INCONTRO CON COLDEBELLA
Ci sono degli incontri nella vita che sembrano quasi predestinati. Per Luca Barni e Claudio Coldebella, general manager della Pallacanestro Varese, è andata così. Durante un meeting organizzato da un’associazione di rappresentanza, i due si sono ritrovati allo stesso tavolo per dialogare sull’importanza del capitale umano, sulla sua valorizzazione e sul rapporto con i portatori di interesse del territorio che per una squadra sono i tifosi e per una banca i risparmiatori. «Quell’incontro è stato importante  – spiega Barni – perché Coldebella nel raccontare il suo rapporto con coach Ettore Messina, esigentissimo con i suoi giocatori migliori, mi ha fatto venire in mente il rapporto che ho io con i miei collaboratori in banca».

Pretendere il meglio dai propri talenti, esercitare il proprio ruolo maieutico è il compito di un buon allenatore come di un buon direttore di banca. Non è sempre facile accettare e assecondare le sollecitazioni dei vertici, ma la risposta che Messina diede a Coldebella, circa le sue continue pressioni, è illuminante: «Nel momento in cui smetterò di sollecitarti vuol dire che non mi interesso più a te».

basket bcc

LA METAFORA DEL BASKET
Luca Barni ha utilizzato l’esempio del basket durante la convention di Firenze con i dipendenti della Bcc. La scelta non è stata casuale perché la domanda di fondo, analizzando il caso della banca in questione, era la seguente: che cosa a parità di contesto (crisi, sfiducia e recessione) può determinare buone performance in fatto di impieghi e contenimento delle sofferenze? «La risposta è il capitale umano – spiega Barni -. Abbiamo chiesto ai nostri collaboratori di indossare la maglia della Bcc, dicendo loro che un campionato era finito e dovevamo iniziarne un altro. I lavoratori stanno alla banca come i giocatori alla squadra e quindi per dare buoni servizi ai risparmiatori devi conoscere gli schemi, il territorio, che è un valore straordinario, e gli obiettivi dell’organizzazione».

NOI SIAMO QUI PER VINCERE
A nessuno piace perdere e quando accade bisogna farlo con onore, onestà e rispetto verso i tifosi/risparmiatori. Allo stesso modo una vittoria non è tale se inficiata dal sospetto di avere barato. Nel 2012  la Bcc nel bel mezzo della crisi economica decise di chiudere il bilancio con un bel segno meno. Era la prima volta che accadeva in oltre 100 anni di storia.  I vertici della Bcc avevano infatti deciso di fare pulizia nel loro bilancio, un atteggiamento onesto nei confronti dei risparmiatori e dei soci per poter affrontare meglio il futuro. Una scelta coraggiosa che con il tempo ha riservato più di una soddisfazione, come il “certificato di buona salute” rilasciato dagli ispettori della Banca d’Italia. «Coach Caja quando quest’anno ha preso in mano la Pallacanestro Varese – conclude Barni – non ha raccontato storie ai suoi giocatori: se vuoi ottenere risultati devi avere obiettivi trasparenti. Ha dovuto gestire il team, insegnando tattica, strategia e schemi, motivando i giocatori uno per uno sul valore di indossare quella maglia. È ciò che faccio io ogni giorno con i miei, perché noi come banca siamo qui per vincere, ovvero generare reddito, sostenere l’economia reale e distribuire risorse sul territorio partendo da valori condivisi».
La Bcc dà un contributo di 15mila euro per il settore giovanile del basket biancorosso. Un segnale importante, perché credere e investire nel futuro è oggi forse la sfida più difficile.

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Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 27 Giugno 2017
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