Massafra (Uil): “Sulla MAM c’è un tavolo aperto”

Per settimana prossima è attesa la proprietà cinese che dovrebbe chiarire ai sindacati i termini del nuovo piano industriale

Uil

Settimana prossima entro il 28 giugno dovrebbe arrivare la proprietà cinese per discutere del piano industriale della MAM spa, ammesso che ci sia. Dopo l’annuncio dei 90 licenziamenti, i sindacati dei metalmeccanici, in attesa di capire anche chi è l’interlocutore e come valutare gli atteggiamenti dei vertici aziendali in questa prima fase, hanno indetto un presidio fuori dall’azienda di Morazzone.


«In questa fase vorrei ricordare a tutti che c’è un tavolo di trattativa aperto con le categorie dei metalmeccanici, Fim, Fiom e Uilm e la proprietà – dice il segretario provinciale della Uil, Antonio Massafra (foto) -. Ringraziamo i politici per il loro interessamento, ma c’è anche c’è una gradualità di interventi da rispettare e che riguardano il livello comunale, quello provinciale e infine quello regionale».

La vicenda della MAM spa ricorda il caso della chiusura di HusqvarnaAllora però fu un gruppo austriaco concorrente, la ktm, a decretare, dopo l’acquisto da Bmw, la fine della produzione nello stabilimento di Cassinetta di Biandronno. Con una sola mossa gli austriaci fecero fuori un temibile competitor e ne acquisirono le quote di mercato. In seguito il sito è rinato grazie ai  cinesi della Swm. Non tutti i cinesi vengono per nuocere.

 

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Pubblicato il 21 Giugno 2017
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