“Molina, vicenda che potrebbe travolgere la giunta”
Roberto Leonardi segretario cittadino di Forza Italia
A distanza di un anno dall’inizio del mandato della giunta Galimberti si torna a parlare in questi giorni dei temi di allora: l’accordo tra la Lega civica e Galimberti e le scelte imposte al neosindaco a seguito di tale accordo, come la presidenza del consiglio comunale di Stefano Malerba, preferito dalla maggioranza all’autorevolezza di Luisa Oprandi e nonostante le sue quasi mille preferenze e una militanza nel PD solo da premiare. Per non parlare poi delle presidenze delle due partecipate del comune andate alla Lega civica, Aspem reti con Minonzio e Avt con Taddei, oltre alla sacra intoccabilità di Campiotti al Molina. Poi la nota vicenda del Molina – sollevata sia dal centrodestra, sia dal centrosinistra, e ancor prima affrontata con coraggio da un amico come Andrea Badoglio che oggi davanti a certe notizie si rivolta nella tomba, ma poi affrontata con determinazione a livello regionale dal consigliere Marsico – ha ulteriormente reso più complesso e nebuloso il tunnel politico senza uscita in cui si era infilato volutamente il sindaco Galimberti. Il quadro politico della maggioranza è reso ancora più insidioso da un evidente disappunto interno alla maggioranza tra il vicesindaco Zanzi e la sua lista Varese 2.0 da una parte e Malerba e la Lega civica dall’altra.
Contrasto mai assopito come dimostra l’attuale spaccatura della maggioranza sul destino di Villa Mylius, divisa tra l’Accademia del gusto e quella del paesaggio, mentre una parte sempre più ampia di varesini fatica ad arrivare a fine mese.
Dopo un anno la cronaca di questi giorni e le notizie rese note dai media che si susseguono in modo incalzante e inquietante e che vedono protagonisti la Lega civica e i suoi principali esponenti sono destinate a mettere in seria difficoltà la tenuta politica della giunta Galimberti in presenza di un alleato oggi scomodo e un anno fa già definito ‘inquietante’ dalla Lista Varese 2.0, ma alla fine accettato pur di governare la città. Il medesimo accordo era stato rifiutato da un galantuomo come Paolo Orrigoni, la cui onestà intellettuale e il cui rigore morale mai gli avrebbero consentito di accettare accordi politicamente pericolosi.
Ovviamente non entro nel merito delle vicende giudiziarie che hanno colpito la Lega civica e Forza Italia, come di consueto, pur nel rispetto del lavoro della magistratura è garantista fino alla fine nei confronti di tutti e mai potremmo esprimere un giudizio prima che le autorità competenti si siano pronunciate e questo vale anche per un avversario politico di maggioranza come Lega civica con il suo ideologo Lorenzo Airoldi, patron di Rete 55, e i suoi due delfini Christian Campiotti e Gianpaolo Ermolli.
Tuttavia, a mio parere, pur tralasciando i profili giuridici che in buona parte non conosciamo, si pone una questione politica di estrema rilevanza e capace di travolgere questa giunta e il sindaco Galimberti. Mi domando come si ponga dinanzi a queste notizie il nostro sindaco, il quale davanti alla gravità dei reati ipotizzati e che coinvolgono l’alleato che lo ha fatto vincere non può rimanere indifferente come ha fatto fin qui sul caso Molina, come non può accettare la presidenza del consiglio comunale proprio da parte di un esponente di Lega civica. E Gregori, il consigliere civico che ha avuto il coraggio di ribellarsi al sindaco, che cosa pensa di questo degrado della politica varesina? Allo stesso modo non può rimanere indifferente il vicesindaco Zanzi il quale già in campagna elettorale aveva dichiarato di essere il garante del mancato accordo tra Malerba e Galimberti, mentre oggi ha definito i fatti di cronaca come preoccupanti. Quindi non chiediamo al sindaco giudizi o di adottare provvedimenti che di certo non gli spettano, non siamo così sprovveduti, ma gli chiediamo di avere almeno una volta il coraggio di prendere una posizione politica, rassicurando non me ma chi lo ha votato che qualora venissero accertati i gravi reati contestati agli esponenti di Lega civica scioglierà quell’accordo che come allora lo ha fatto diventare Sindaco oggi è in grado di mandarlo a casa. E al vicesindaco Zanzi e al suo decantato civismo chiediamo coerenza e trasparenza nelle scelte, abbandonando immediatamente la maggioranza qualora i fatti di cronaca di questi giorni dovessero diventare sentenze penali.
Roberto Leonardi
Segretario cittadino Forza Italia
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