Una Città Giardino senza più vivai. In due anni perso il 6% delle superfici
Da quanto emerge da una stima della Coldiretti, infatti, la superficie dei vivai varesini si è andata assottigliando del 6% in due anni

Nella Città Giardino i vivai sono sempre più rari. A rivelarlo è Coldiretti Varese, in occasione dell’Assemblea Generale Annuale organizzata dall’Associazione Florovivaisti Varesini per il 3 agosto a Brinzio. Da quanto emerge da una stima della Coldiretti, infatti, la superficie dei vivai varesini si è andata assottigliando del 6% in due anni. Se nel 2014 le superfici dei vivai ai piedi del Sacro Monte erano quantificate in 184 ettari, nel 2016 si sono ridotte a 173. «Quello del floro — racconta il direttore della Coldiretti provinciale, Raffaello Betti — è un settore dimenticato dalle istituzioni. Negli ultimi dieci anni la crisi economica che si è abbattuta sul nostro Paese ha colpito, tra tutti i settori, quello del verde con maggior violenza: il bilancio ci indica un peso sulle aziende del 40% di fatturato in meno in una decade. Ed è anche per questo che summit come quello del 3 agosto hanno una grande valenza: ci auguriamo una larga presenza degli addetti ai lavori per fare il punto sul settore».
La situazione varesina — continua l’associazione degli agricoltori — regge comunque meglio rispetto di quella regionale, dove in due anni sono scoparse circa l’11% delle superfici dei vivai. Nella sola Lombardia, però, la filiera del floro conta 5 mila imprese attive sia nella coltivazione che nella manutenzione e gestione del verde, che danno lavoro ad oltre 14 mila persone.
I motivi di questa crisi sono molteplici — prosegue Coldiretti —, ma possono essere ricondotti al fatto che il comparto, non producendo beni di prima necessità, ha risentito del taglio del budget delle famiglie a tutti quei beni non ritenuti essenziali, e quindi l’eccesso di invenduto ha causato il crollo dei prezzi e lo stagnamento del mercato. «Il florovivaismo — conclude Raffaello Betti — è un settore strategico non solo per il mondo agricolo. La gestione del verde, dentro e fuori le nostre città, rappresenta infatti uno dei parametri più importanti per rilevare il benessere di una comunità. Per questo servono misure forti e soprattutto efficaci per la difesa di questo settore».
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