Terrorismo, spunta l’idea dei paletti mobili agli ingressi dell’area pedonale

Si alza la soglia di allerta anche a Busto Arsizio. Via Milano e le due piazze sotto la lente del comitato per l'ordine e la sicurezza in Prefettura. Ferrario: "Più"

centro busto arsizio giovedì sera piazza san giovanni

Gli ultimi attentati terroristici che hanno sconvolto l’Europa e i messaggi che arrivano dall’Isis contro l’Italia non hanno fatto alzare il livello di allarme da parte del Ministero dell’Interno ma hanno costretto i prefetti ad attivarsi nei rispettivi comitati per l’ordine e la sicurezza, i tavoli operativi nei quali vengono decise le misure da applicare nelle varie città, in collaborazione con gli amministratori dei comuni.

Anche a Busto Arsizio si annunciano misure che possano, in qualche modo, diminuire il rischio di attentati e – allo stesso tempo- aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini. A farne le spese saranno, comunque, le iniziative che prevedono la presenza di pubblico dalle sagre alle processioni, fino ai giovedì sera in centro.

Il vicesindaco Stefano Ferrario ha preso parte all’incontro col Prefetto di Varese e già si stanno studiando soluzioni con paletti mobili (tipo pilomat) elettronici per chiudere la zona pedonalizzata all’ingresso di eventuali malintenzionati a bordo di camion o furgoni: «Stiamo valutando se è il caso di fare un sistema di paletti mobili oppure optare per altri sistemi meno dispendiosi dal punto di vista economico ma ugualmente efficaci – spiega Ferrario – purtroppo la sicurezza totale non la avremo mai ma non possiamo neanche vivere nella paura».

Qualche problema in vista anche per le realtà associative che organizzano manifestazioni pubbliche. Una stretta è arrivata anche in questo senso con nuove direttive in ambito di sicurezza, necessità di coordinarsi con Forze dell’Ordine e prefettura stessa, presenza di Vigili del Fuoco (le cui uscite sono a pagamento, così come quelle delle ambulanze, ndr), eliminazione delle bottiglie in vetro: «Applicare il decreto Minniti alla lettera è quasi impossibile ed è quindi importante che vi sia un coordinamento con tutti gli attori in campo per evitare problemi ulteriori» – spiega ancora Ferrario.

Infine c’è la richiesta da parte dei tre assessori leghisti in giunta di aumentare la soglia di attenzione sulle attività del centro islamico di via Gorizia, a Busto Arsizio: «Visto che il problema sicurezza è causato da persone che uccidono nel nome di Allah, sarebbe il caso che vi fosse un maggiore controllo da parte delle forze di sicurezza in luoghi come quello di via Gorizia» – ha concluso Ferrario.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Agosto 2017
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