Busto Grande lascia la maggioranza: “Addio civismo”

Il rimpasto lascia strascichi nella maggioranza. La lista civica che per prima ha voluto Antonelli sindaco saluta la coalizione in collisione con le scelte fatte per accontentare Forza Italia e Lega Nord

consiglio comunale busto arsizio matteo tosi

La decisione era già stata presa il giorno in cui è stata presentata la nuova giunta di Emanuele Antonelli, Busto Grande lascia la maggioranza  con il suo consigliere Matteo Tosi. Il sindaco aveva auspicato un ripensamento ma non si è mostrato molto preoccupato della scelta e così è arrivato l’annuncio da parte della lista civica trasversale che aveva animato la campagna elettorale e che aper prima e più convintamente di altri aveva espresso il suo appoggio alla candidatura di Antonelli.

“Ciao maggioranza, ciao. Non possiamo neanche dire che è stato bello”

In politica dicono che 5 anni siano un’era geologica e che tutto possa cambiare. A Busto sono passati poco più di 18 mesi ed è già finita quella che era stata una vittoria del civismo (e quindi dei cittadini), con i due partiti “nazionali” in piedi – ma feriti gravi – e una giunta politicamente debole che dava al Sindaco grande capacità di gestione e manovra.

Lega Nord in grandissima difficoltà – Forza Italia piglia tutto – Lista Antonelli serva-sciocca,
Questi sono i 3 assiomi che hanno composto la giunta. Null’altro, se non un Sindaco volutamente passivo che, forse non rendendosene conto, così disconosce il primo anno amministrativo, a onor del vero più che soddisfacente.

Perché sono stati spacchettati degli assessorati che avevano dato buoni risultati, se non per il volere ingordo di alcuni uomini di partito? Qualcuno dovrà renderne conto. Noi abbiamo sempre difeso il lavoro di questa amministrazione, ma ora, guardando la nuova giunta, ci viene da pensare che il Primo Cittadino stesso abbia giudicato negativamente l’operato di diversi suoi assessori, tranne Alessandro Chiesa, Isabella Tovaglieri, e in parte Max Rogora. Quindi, il nostro metro di giudizio è ben diverso da quello del Sindaco.

Qualcuno obietterà che il nostro scoramento deriva solo dal non avere avuto ciò che abbiamo chiesto: in parte sì, non ci nascondiamo, anche perchè Busto Grande è una lista civica leale, onesta e trasparente, che non ha mai dissimulato la volontà di entrare nella gestione diretta della città, insieme a un sindaco che abbiamo scelto e imposto a tutti gli altri.

Avevamo la velleità di poter applicare direttamente ciò che era il nostro programma elettorale (quello per cui la gente ci ha votato!), con Emanuele Antonelli, la persona a cui due dei nostri fondatori, la sera del 16 maggio 2011, giorno della rielezione di Farioli, hanno detto “Tra cinque anni, mettiti in testa che dovrai esserci tu la sopra”.

Il tempo passa e le cose cambiano: come le deleghe ridistribuite distruggendo un assessorato e tutto il suo lavoro: Paola Magugliani ha lavorato a testa bassa, duramente, facendo senza dubbio qualche errore, ma portando a casa grandi risultati, nonostante i pregiudizi di molti. Ora si ritroverà con le deleghe avanzate nell’accontentare tutti gli altri. Se per dignità qualcuno dovesse chiederne le dimissioni, noi Le chiediamo di resistere e di fare l’impossibile con quel poco che le rimane.

Perché, se è vero che Busto Grande esce dalla maggioranza, è altrettanto certo che non si blinderà mai alle logiche dell’opposizione, ma garantirà sostegno a tutti quei cittadini che ci hanno dato fiducia in cabina elettorale, sentendoci liberi di votare in consiglio come meglio crediamo, dimostrando che l’unico faro è e sarà il buon governo e la qualità della vita dei cittadini di Busto Arsizio.

Nel novero degli assessorati ben valutati da questa maggioranza abbiamo tralasciato i servizi sociali: non dimentichiamo nessuno, ma una delle peggiori abitudini della politica è il trasformismo: nello specifico, chiedere i voti paventandosi civici e poi finire a piè pari in Forza Italia, cosa che preferiamo non commentare.

I consiglieri di maggioranza “ribelli” sono dunque diventati tre: oltre a Matteo Tosi, infatti, non vanno dimenticati Paola Reguzzoni (sospesa dalla Lega Nord e da sempre in contrasto con  il sindaco) e Diego Cornacchia (che si dichiarò indipendente già nel primo consiglio comunale). La solidità dei numeri non è ancora compromessa ma un’influenza potrebbe bastare per non garantire i numeri al sindaco e alla sua nuova giunta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2017
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