Amanti killer, riuniti i due procedimenti a carico di Cazzaniga e Taroni
Il Gup ha accolto la richiesta di riunire i due tronconi che riguardano, in tutto, la morte di 9 pazienti del Pronto Soccorso dell'ospedale di Saronno e di 3 parenti dell'infermiera

Nuova udienza preliminare questa mattina (martedì) per Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga questa volta per il secondo troncone dell’indagine della Procura di Busto Arsizio e dei Carabinieri di Saronno che ha fatto luce su alcune morti sospette al Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno e tra i familiari della Taroni.
L’inchiesta, risalente al novembre del 2016, svelò l’esistenza del cosiddetto protocollo Cazzaniga, un modus operandi messo in atto dal medico del Pronto Soccorso secondo il quale alcuni pazienti (anziani e malati cronici nella maggior parte dei casi) sarebbero stati uccisi con dosi eccessive di anestetici mentre l’amante di Cazzaniga (con il suo aiuto) avrebbe ucciso il proprio marito, somministrandogli farmaci per una malattia che non aveva e che lo avrebbero debilitato fino alla morte.
Nel contempo gli inquirenti stavano portando avanti una seconda indagine su altre vittime del “protocollo”, confluite in un secondo fascicolo insieme alla morte del suocero e della madre dell’infermiera, anche loro presunte vittime della somministrazione di farmaci anestetici da parte della coppia.
Questa mattina il Giudice per l’udienza preliminare Sara Cipolla, ha accolto la richiesta dell’accusa di riunificare i due procedimenti che riguardano, in tutto, la morte di 9 pazienti del Pronto Soccorso che, secondo la Procura, sarebbero stati causati da dosi elevate di farmaci anestetici (omicidi contestati al medico Cazzaniga) e del marito, del suocero e della madre di Laura Taroni (contestati ad entrambi) che sarebbero morti in seguito alla somministrazione di farmaci che sarebbero stati letali.
Rimane separato il terzo troncone dell’indagine, ancora in fase di sviluppo, che riguarda altri 18 morti sospette al vaglio dei consulenti della Procura. Si tratta di casi segnalati dai parenti dei defunti, risalenti a periodi precedenti a quello dell’inchiesta e sui quali occorre attendere le risultanze del lavoro degli inquirenti.
Questa mattina in aula erano presenti solo i legali degli imputati ma l’8 e il 9 gennaio toccherà a Laura Taroni ripresentarsi in aula per un nuovo incidente probatorio che si concentrerà sulle morti del suocero e della madre. Il 10 gennaio, invece, il giudice deciderà sulle perizie che stabiliranno la capacità di intendere e di volere dei due imputati.
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