I Giovani Padani “bruciano” Laura Boldrini, scoppia la polemica
Si accendono le polemiche per la giobia realizzata dai giovani padani quest'anno rappresenta Laura Boldrini su una nave diretta in Africa. Ma non è la prima volta che la politica incrocia la tradizione
I giovani padani di Busto Arsizio hanno scelto di bruciare Laura Boldrini nel tradizionale falò della Giobia. Il fantoccio che hanno realizzato con il volto del presidente della Camera è stato dato alle fiamme -insieme ad altri- in piazzale Einaudi e come da tradizione il fuoco è stato appiccato dal primo cittadino Emanuele Antonelli.
Laura Boldrini è stata rappresentata a bordo di una nave battezzata “Costa Discordia” pronta ad effettuare il “viaggio della risorsa”. La data della partenza è fissata per il prossimo 4 marzo (il giorno delle elezioni, ndr), la destinazione è l’Africa e al timone c’è Francesco Schettino, il comandante della nave da crociera che naufragò nel 2012 causando 32 morti.
Una giobia provocatoria che ha causato immediatamente numerose polemiche e dalla quale hanno preso altrettanto velocemente le distanze i coordinatori del Movimento Giovani Padani. “Il coordinamento federale del Movimento Giovani Padani si dissocia nella maniera più assoluta rispetto a quanto accaduto questa sera nella piazza di Busto Arsizio -si legge in una nota- Il Movimento Giovani Padani contrasta le pessime politiche del governo con la sola forza delle idee, non con atti di violenza. Il coordinamento, preso atto di quanto accaduto, provvederà a emanare provvedimenti disciplinari verso i responsabili“.
Non è comunque la prima volta che a Busto Arsizio vengono bruciati fantocci con le sembianze di politici. L’anno scorso sempre i giovani padani realizzarono un doppio fantoccio con Renzi e Gentiloni mentre nel quartiere di Madonna Regina a bruciare fu Elsa Fornero in cima ad una catasta di legna e con davanti una enorme lettera dell’Inps. Due anni fa, invece, venne dato fuoco al sindaco Gigi Farioli ma in quell’occasione si trattò di un tributo realizzato per celebrare la fine dei suoi 10 anni alla guida della città.
La vicenda si è sparsa rapidamente e lo stesso Pietro Grasso, Presidente del Senato e candidato premier di Liberi e Uguali, l’ha commentata con questo post su Facebook
“Stupisce che un partito come la Lega Nord, che in teoria per vocazione dovrebbe difendere le tradizioni della nostra Busto Arsizio, vada a rovinare in questo modo la Festa della Giöbia” ha scritto in un post il consigliere comunale Massimo Brugnone, che continua: “A parte i toni vergognosi, di mancanza di rispetto nei confronti di tutti a cui purtroppo gli esponenti leghisti ci hanno abituato, è la totale mancanza di rispetto verso i cittadini che mi fa dispiacere. Oggi è un giorno di festa. È un giorno di comunità. In cui si mettono da parte le divisioni e da sempre ci si è stretti come fratelli che vivono insieme la nostra città. Spiace per la Lega Nord non sia così”.
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