Si spegne la speranza: morte cerebrale per il quarto operaio della Lamina
Giancarlo Barbieri è il fratello di Arrigo, deceduto ieri insieme ad altri due colleghi coinvolti nel tragico incidente sul lavoro

La speranza purtroppo si è spenta. Oggi i sanitari hanno dichiarato la morte cerebrale di Giancarlo Barbieri, il quarto operaio coinvolto nel drammatico incidente alla Lamina di Milano, in cui martedì scorso sono morti tre operai, tra i quali suo fratello Arrigo, di 57 anni, residente a Busto Arsizio.
Giancarlo, 61 anni, era l’unico sopravvissuto del gruppo di quattro dipendenti che due giorni è stato avvelenato mortalmente da un’esposizione ad alte concentrazioni di azoto.
Secondo la ricostruzione dei testimoni e degli inquirenti, dopo aver visto il fratello svenuto nel pozzo, Giancarlo aveva lanciato l’allarme, e poi era ritornato giù, per cercare di salvarlo. Non ce l’aveva fatta e aveva cercato di venir fuori dalla fossa, ma sulle scale era svenuto anche lui.
Poi il trasporto in ospedale, il collegamento ad una macchina per la respirazione cardiopolmonare con cui per ore i sanitari del San Raffaele hanno cercato di salvargli la vita.
Oggi l’annuncio della cessata attività cerebrale e il raddoppio dello strazio della famiglia Barbieri.
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