Firmato il passaggio della concessione da Centro Padane ad Autovia Padana
Un passaggio che rappresenta la necessaria conclusione dell’iter iniziato anni fa, con la gara bandita dal Ministero per la gestione dell’autostrada A21.
Oggi, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i vertici di Centro Padane hanno sottoscritto il verbale di cessione della concessione alla società Autovia Padana.
Un passaggio che rappresenta la necessaria conclusione dell’iter iniziato anni fa,
con la gara bandita dal Ministero per la gestione dell’autostrada A21.
Centro Padane consegna al nuovo concessionario un’infrastruttura in ottimo stato di conservazione, frutto di costanti investimenti nel corso dei decenni e di un solido rapporto con i territori, sostenuti anche attraverso opere di compensazione e contributi ad iniziative di carattere culturale e sociale. Tutto ciò a fronte di tariffe che sono oggi tra le inferiori d’Italia per costo chilometrico.
“Grazie al lavoro di molti uomini e donne in oltre 60 anni di storia”, ha commentato il direttore di Centro Padane Alessandro Triboldi, “lo Stato oggi incassa un contributo di 41 milioni di euro dal subentrante, il nostro territorio è servito da
un’infrastruttura essenziale che continuerà ad essere mantenuta e migliorata
e i soci, al 75% enti pubblici, si trovano un cospicuo patrimonio per
intraprendere – c’è da augurarsi con altrettanta lungimiranza strategica – nuove e
stimolanti sfide”.
“Ringrazio sentitamente”, ha quindi aggiunto il presidente di Centro Padane Fabrizio Scuri, “i consiglieri di amministrazione, il direttore, i dirigenti e i dipendenti per l’attività svolta negli anni e in particolare negli ultimi mesi, quando tutte le parti in causa sono state chiamate a condividere decisioni importanti e complesse.
Nell’ottica di non disperdere il patrimonio di competenze, rapporti e di professionalità costruito nei decenni insieme ai territori”, ha continuato, “proseguiremo ora il lavoro di verifica sulla possibile evoluzione della mission Centro Padane come società che si possa occupare di gestione del patrimonio pubblico, delle strade provinciali e regionali e delle infrastrutture in genere, a partire dai ponti. In primavera”, ha concluso Scuri, “presenteremo la proposta ai nostri soci, a cui spetta l’ultima decisione in merito”.
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