Canone sì, canone no, domenica in Svizzera si vota
Se vince l’abolizione del Billag, cessazione delle trasmissioni televisive il primo gennaio 2019. Oltre al pluralismo dell’informazione, a rischio tra gli 8 e i 15 mila posti di lavoro
Il 4 marzo 2018 i cittadini svizzeri si esprimeranno sull’iniziativa «Sì all’abolizione del canone radiotelevisivo (Abolizione del canone Billag)».
L’iniziativa intende abolire il canone radiotelevisivo. Attualmente esso contribuisce in misura decisiva al finanziamento della SSR ma anche delle radio locali e televisioni regionali con un mandato di servizio pubblico.
La domanda che figura sulla scheda è: Volete accettare l’iniziativa popolare «Sì all’abolizione del canone radiotelevisivo (Abolizione del canone Billag)»?
(Quindi votare “No” mantiene le cose come sono oggi, votare “Si” vuol dire essere favorevoli all’abolizione del canone).
Secondo gli ultimi sondaggi, alcuni giorni fa il NO all’iniziativa si è rafforzato sia nella Svizzera tedesca sia in quella francese.
Nella Svizzera italiana, invece, si è rafforzato il SI, arrivando al testa a testa.
Perché l’iniziativa passi ci vuole la maggioranza del popolo e dei cantoni (minimo 13 su 23, i semicantoni contano 0,5).
Un Si solo in Ticino non avrebbe conseguenze giuridiche, ma certamente politiche dal momento che verrebbe sconfessata la RSI da parte del suo pubblico principale.
Il Governo ha comunque deciso che il canone si abbasserà comunque a 365 franchi l’anno. Oggi l’importo del canone è di 451 franchi.
Nel caso vincesse il SI, la data di cessazione delle trasmissioni televisive è già stata decisa: primo gennaio 2019.
Come scrivono Matthias Daum e Florian Gasser su Die Zeit, «In Svizzera l’attacco all’Srg (della Schweizerische Radio- und Fernsehgesellschaft (Srg, Società radiotelevisiva svizzera) ha dato vita a una gigantesca ondata di solidarietà.
Molti svizzeri hanno compreso la posta in gioco: non solo la tv, ma anche la radio, i ilm, la musica svizzera. E ci sono in ballo anche molti posti di lavoro: se l’iniziativa No Billag vincesse, tra le ottomila e le quindicimila persone rischierebbero il licenziamento».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Colle di Biumo, il 5 gennaio la conferenza di VAS a Varese per decidere il futuro dell'area
angelo_spiteri su Il Comitato varesino per la Palestina torna in piazza: "Non ci fermiamo nemmeno a Natale"
axelzzz85 su I sindacati dei frontalieri contro il decreto sulla tassa della salute: “Andremo alla Consulta”
robertolonate su Il Natale che non si vede
robertolonate su Il Natale che non si vede
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.