Disturbi alimentari: in Valceresio il presidio contro la strage silenziosa

Si celebra oggi la Giornata nazionale del Fiocchetto lilla sui disturbi alimentari, un problema che causa ogni anno più di 3200 morti. In provincia di Varese Villa Miralago è un punto di riferimento importante per pazienti e famiglie

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Più di 3.000 vittime l’anno, quasi tutte ragazze e ragazzi adolescenti, tre milioni e mezzo di persone “ammalate”.

E’ lo spaventoso bilancio dei disturbi alimentari, una strage silenziosa che si consuma ogni giorno in Italia, e che oggi viene ricordata con la “Giornata del fiocchetto lilla”, momento di sensibilizzazione e riflessione su un problema grave e ancora circondato da un misto di confusione e di voglia di non vedere.

In provincia di Varese c’è una delle eccellenze lombarde e nazionali impegnate sul fronte di questa guerra che fa tanti morti e poco rumore. A Villa Miralago, a Cuasso al Monte, il dottor Leonardo Mendolicchio, direttore sanitario della struttura, con il suo staff è in prima linea ogni giorno per strappare i suoi giovani ospiti a quella che definisce “una vera emergenza“.

«Siamo sicuramente di fronte ad una situazione allarmante – spiega Mendolicchio – i numeri sono altissimi e al dato delle persone che soffrono di disturbi alimentari aggiungerei quelli delle famiglie, perché i riflessi e le conseguenze sono pesantissimi su tutti i membri del nucleo familiare. Possiamo davvero dire che si ammala tutta la famiglia».

Per capire la gravità della situazione basti pensare che i Dca – i disturbi del comportamento alimentare dove sono ricompresi anoressia, bulimia e altre sfumature della battaglia patologica contro il proprio corpo – nel 2016 hanno causato in Italia 3240 vittime. Per droga, nello stesso anno, si sono registrati  in Italia meno di 270 decessi.

«Sono dati terribili, così come sono davvero preoccupanti i numeri dei nuovi casi che si registrano ogni anno – aggiunge il direttore di Villa Miralago – Ci stiamo giocando una generazione, perché questi adolescenti domani saranno adulti fragili, con un impatto importante sul sistema sanitario e sull’intera società».

La situazione della nostra provincia non si discosta dai preoccupanti dati nazionali: «Ogni giorno riceviamo una media di 30 telefonate non solo dal Varesotto, il nostro centralino è ormai una sorta di centro d’ascolto, anche perché davvero c’è una carenza di strutture, mancano gli ambulatori, le strutture che ascoltino e accolgano chi ancora non ha bisogno dell’inserimento in una comunità».

L’obiettivo della Giornata del fiocchetto lilla è proprio questo: «Dobbiamo tutti aprire gli occhi su questa situazione – conclude il dottor Mendolicchio – e questa giornata serve a sensibilizzare le forze politiche e le istituzioni, ma anche i cittadini e l’intera società. Una società che ha fatto del cibo quasi un’ossessione, con un investimento culturale ed emotivo che spesso per i giovani in crescita diventa una pressione eccessiva, che catalizza disturbi e disagi. Credo che per dare una risposta efficace a questo problema dovremmo trovare un approccio olistico, che intervenga sulla persona ma senza escludere una riflessione più ampia su certi modelli e certe dinamiche della nostra società».

E per aprire questa riflessione, lo staff di Villa Miralago e i ragazzi ospiti della struttura hanno organizzato per domani, venerdì 16 marzo (alle 16.30) un bell’appuntamento al Teatro Santuccio di Varese.

Allo spettacolo “Labirintika” seguirà la presentazione del libro “Bisogna pur mangiare” scritto proprio dal dottor Mendolicchio.

Siete (siamo) tutti invitati.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Marzo 2018
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