Civati: “Basta parlare male di Varese”
L'assessore ai Lavori pubblici ha partecipato al convegno dei mediatori immobiliari (Fimaa). «Abbiamo fatto ripartire cantieri fermi da decenni. Entro la fine dell'anno partirà anche il cantiere delle stazioni»
«Vi chiedo di parlare bene della nostra città, perché sono stanco di sentire che a Varese non si fa niente, che non ci sono competenze e non vale la pena d’investire». L’appello dell’assessore ai Lavori pubblici del comune di Varese, Andrea Civati, era rivolto ai mediatori immobiliari durante il suo intervento al convegno “Conformità catastale e conformità urbanistica” organizzato da Fimaa (Federazione Italiana mediatori agenti d’affari) nella sede varesina di Ascom.
(foto da sinistra: Andrea Civati, Valeria Catoretti, Pietro Bortoluzzi e Santino Taverna)
Civati, molto probabilmente non se lo aspettava, ma all’inizio del suo intervento si è beccato pure l’endorsement di Dino Vanetti, vicepresidente della Fimaa. «È la prima volta in tanti anni che un assessore della città partecipa a un nostro convegno – ha detto Vanetti – dimostrando attenzione e interessamento».
Ai tanti mediatori presenti, l’assessore ha ricordato che la ripresa in atto è confermata dai numeri delle compravendite immobiliari, ulteriormente agevolate da una serie di provvedimenti presi dall’amministrazione comunale. «Abbiamo aperto cantieri che erano bloccati da decenni – ha sottolineato Civati – come quello del parcheggio di via Sempione che oggi viaggia spedito. Se riusciremo a far partire il cantiere delle stazioni entro la fine del 2018, inizierà anche la riqualificazione dell’area privata che è piuttosto degradata». Sono infatti diverse le aree industriali dismesse disseminate tra via Bainsizza e via Carcano che insieme ad alcuni spazi pubblici, come piazzale Kennedy e piazza Trento, rappresentano un brutto biglietto da visita per la città.
Per sostenere l’affermazione che investire a Varese conviene, Civati ha citato il provvedimento del Comune che abbatte gli oneri perequativi per favorire la riqualificazione delle aree private degradate. «Nel caso di abbattimento e ricostruzione – ha spiegato Civati – si arriva a una riduzione pari all’80% degli oneri. Per fare un esempio, per l’area della ex Aermacchi ci sarebbe un abbattimento di 3 milioni e mezzo di euro su 4 milioni di euro».
Infine, per ribadire che non è vero che a Varese non succede niente, l’assessore ha ricordato l’appuntamento con Daniel Libeskind, uno degli architetti più famosi al mondo, che mercoledì 18 aprile sarà al Teatro Santuccio. Pare che abbia chiesto di conoscere le bellezze di Varese.
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