“Il nostro lago un patrimonio che continua ad essere umiliato”

In una nota il capo dell'opposizione propone un protocollo comune con gli enti per rilanciare il risanamento del bacino

Il lago di Varese a dicembre

Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Gianni Lucchina, capogruppo dell’opposizione in Comune a Gavirate

Sono ormai anni che si discute dell’inquinamento del nostro lago: indagini, impegni, promesse ma nulla si muove, anzi in alcuni casi sembra che tutto arretri; vige in modo diffuso lo scarica barile a partire dalla Provincia fino ai Comuni.

Viceversa il lago è un patrimonio che andrebbe valorizzato, riqualificato, è un bene che, se davvero trattato in modo corretto e rispettoso, potrebbe essere la base della crescita turistica del nostro territorio e un luogo piacevole per i cittadini.

Il lago di Gavirate (Varese) è ritenuto tra i migliori laghi per lo sport di canottaggio.
Consegnare agli sportivi, insieme alle caratteristiche ed alle particolarità climatica anche un lago limpido e pulito, ne andrebbe del buon nome di Varese e sarebbe il miglior biglietto da visita per la nostra provincia.
In questi giorni abbiamo letto alcuni articoli che con forza sollevano dubbi sul futuro, preoccupazioni in alcuni casi, anche qualche polemica.

Mi domando se invece non servirebbe più unità, maggiore concretezza, in particolare basterebbe che ogni ente coinvolto facesse la propria parte.
A Gavirate si è parlato di lago, in un Consiglio Comunale, è stato organizzato un convegno specifico poi alla fine nulla è cambiato, poco si è fatto.
Il finale di quel convegno fu: fondamentale e prioritaria era, è e rimane lo sdoppiamento delle fognature, raccomandazione che anche nel corso dell’incontro dell’Associazione dei Comuni rivieraschi è emerso con forza.
Abbiamo letto, nel lungo resoconto della riunione di settimana scorsa dell’Associazione dei Comuni rivieraschi, diversi interventi, proposte e denunce … di molti Amministratori locali, Gavirate era presente?
Cosa ha detto?
Chiediamo alla maggioranza cosa ne pensa di tutto ciò, quali sono le proposte e le valutazioni che il Comune intende sottoporre all’attenzione dell’Associazione dei comuni rivieraschi e della Provincia.

In che modo intendiamo contribuire all’inderogabile necessità di risanamento del lago, quando prenderemo in seria considerazione di avviare i lavori di sdoppiamento delle fognature, se non sbagliamo sono oltre il 30% le fognature ancora da separare.
Parlare di lago, realizzare “gelaterie” sul lungo lago senza intervenire sulle fondamenta del patrimonio lacustre non ci aiuterà sicuramente a sviluppare turisticamente il nostro territorio.
Non è possibile continuare solo a parole ed aspettare che altri facciano qualcosa, ognuno deve fare il proprio dovere.
Sappiamo che non spetta al Comune di Gavirate questo compito, ma spetta a Gavirate il compito di adeguare i propri impianti di smaltimento.
Spetta a Gavirate farsi sentire o meglio farsi ascoltare.
Per uscire da questa impasse, consci che le risorse dei singoli Comuni e della Provincia non sono e non saranno nemmeno sufficienti per aprire qualsivoglia cantiere, sarebbe invece utile verificare la possibilità di
lavorare ad un protocollo tra i Comuni, la Provincia, la Regione e il Ministero che stabilisca le tappe
necessarie da compiere e come realizzarle.
Da questo protocollo attivare tutti i canali possibili per cercare risorse nelle sedi regionali, nazionali ed
europee per avviare non a parole ma concretamente la fase di risanamento del lago.

Gianni Lucchina – capogruppo consiliare Per Gavirate, Groppello, Oltrona e Voltorre

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Pubblicato il 21 Aprile 2018
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