Votato il regolamento: è nata la consulta giovanile di Varese

Con l’approvazione del suo regolamento in consiglio comunale, avvenuto all'unanimità, è nata nella sera del 26 aprile la consulta giovanile di Varese

Francesca Strazzi

Con l’approvazione del suo regolamento in consiglio comunale, è nata nella sera del 26 aprile, la consulta giovanile di Varese.

«Devo un grande ringraziamento per l’importante lavoro che è stato svolto dai giovani che hanno partecipato per arrivare a questo regolamento – ha commentato l’assessore alle politiche giovanili Francesca Strazzi.

«Una proposta arrivata da tutti gli schieramenti politici – ha commentato il consigliere Marco Pinti – E la redazione del regolamento è un grande risultato che coinvolge tutti i giovani che hanno cercato di lavorare insieme ad uno strumento che verrà a fare parte della macchina comunale. Un lavoro di tutti i movimenti giovanili, che mostra che tra i tanti problemi che ha questa città, non c’è quello del dialogo tra i giovani».

«Si dice sempre che i giovani sono il futuro, questa volta abbiamo dimostrato di essere anche il presente» ha commentato con orgoglio Giacomo Fisco, presidente della commissione 1 che tratta di Affari generali e politiche giovanili. e uno strumento giudicato “molto positivo”da un’altra delle più giovani rappresentanti in consiglio, Maria Paola Cocchiere.

Il regolamento, che era già stato positivamente trattato nella commissione affari generali, presieduta da Giacomo Fisco, ha avuto in consiglio un consenso unanime: l’hanno approvato in 28 consiglieri su 28.

COME FUNZIONERA’ LA CONSULTA GIOVANILE

La consulta giovanile sarà formata da un’assemblea e da un presidente e sarà composta da un rappresentante per ciascuna delle associazioni giovanili, sportive, culturali, di volontariato, di categoria, a condizione che le stesse operino in modo continuativo da almeno un anno sul territorio comunale, e che la maggioranza degli iscritti sia di età inferiore ai 30 anni, o che presenti al loro interno una componente giovanile strutturata.

Sarà formata inoltre da due rappresentanti per ciascuna delle organizzazioni giovanili di partiti politici presenti nel Parlamento e da un rappresentante per ognuno degli istituti scolastici di secondo grado presente sul territorio comunale e da tre per l’Università degli Studi dell’Insubria.

I rappresentanti dovranno avere un’età compresa tra i 16 e i 30 anni. Potranno fare parte della Consulta anche i minori ma dovranno presentare autorizzazione scritta da parte di un genitore o di chi ne esercita la potestà. Le assemblee della Consulta saranno pubbliche e potrà partecipare, senza diritto di voto e con finalità informative e propositive, il Sindaco di Varese, l’assessore alle Politiche giovanili e il presidente della commissione consigliare competente per la materia delle politiche giovanili.

La Consulta Giovanile sarà un organismo consultivo dell’Amministrazione Comunale e potrà esprimere pareri, rilievi, raccomandazioni e proposte, non vincolanti, anche di propria iniziativa, relativamente agli atti dell’Amministrazione Comunale e all’attività dei servizi inerenti le tematiche giovanili.

Inoltre, la Consulta Giovanile, che dovrà collaborare anche con il mondo associativo e il servizio Informagiovani comunale, svolgerà anche attività di osservazione e ricerca per potenziare la conoscenza del mondo giovanile, promuovendo dibattiti, incontri e altre attività.

I COMMENTI

«Bene l’approvazione in Consiglio comunale del regolamento della Consulta Giovanile di Varese. Adesso speriamo che il progetto si concretizzi nel più breve tempo possibile, senza ulteriori indugi – ha commentato il Coordinatore cittadino del MGP di Varese, Stefano Angei, e della vicecoordinatrice Giuditta Negrello, dopo l’approvazione – Confidiamo che questo nuovo organo entri al più presto in funzione e che sia soprattutto propedeutico per far avvicinare i giovani alla macchina amministrativa e alla vita pubblica. Auspichiamo inoltre che non venga lottizzato da qualche parte politica, rischiando di diventare una sorta di fac-simile in miniatura dell’attuale Consiglio: deve invece operare liberamente a favore dei giovani e della Città di Varese, perché in questo periodo si sente decisamente la necessità di idee nuove e concrete».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Aprile 2018
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