Leon e i suoi re aprono le danze finali

La città fondata dai romani è un punto nevralgico per il cammino. Ricca di storia e monumenti richiederebbe più tempo per visitarla

Generico 2018

All’improvviso sbuca Leon. La sua aria la si percepiva già da El Burgo Ranero e anche prima.
La tappa per l’ultima città prima di Santiago è la più lunga di tutto il cammino. Tutta in piano e con qualche escamotage per renderla meno pesante soprattutto quando si arriva a ridosso della città.
Niente sole e anche qualche goccia di pioggia. Leon non regala il cielo azzurro che abbiamo trovato fin qui. 

Lo stesso tempo della partenza da El Burgo Ranero. Il paesino di 800 abitanti si sviluppa lungo tre strade ed è il tipico esempio di villaggio con una architettura fatta di case con il particolare stile della costruzione con materiali molto poveri. Lo stesso ostello era costruito così e dall’interno si vedeva molto bene la struttura.  Lungo la Via si incontrano piccoli paesi e poi di volta in volta diverse infrastrutture come tangenziali e autostrade. 

Leon è una città importante per la Spagna. Ha dato i natali a tanti monarchi tanto da aver suggerito di realizzare un mazzo di carte con tutte le figure che rappresentano un re. Una parte di questi sono sepolti nel pantheon di fianco alla chiesa di San Isidoro. 

Il centro storico della città è un piccolo gioiello con diversi monumento di pregio. Oltre a Plaza Mayor merita una visita quella del grano con i portici e alcune case tipiche rimaste come la loro origine. La città venne fondata dai romani nel primo secolo. Ha attraversato fasi diverse fino ad esser distrutta nel 988. Fino al XII secolo fu la capitale della Spagna cristiana. Titolo perso quando la città venne fusa con la Castiglia. 

Tornando ai giorni nostri, Leon esce da una settimana di feste e in tutte le principali piazze c’era un palco per gli spettacoli e i concerti.  Noi, la pattuglia degli otto con chi procedo dalle Mesetas abbiamo scelto l’ostello di San Francesco. Il gruppetto, che non so fino a quando resterà unito è composto da Fabrizio da Sarteano, Giampaolo da Rovigo, Maurizio e Gabriele da Trento, Gigi e Costantino da Aosta e Rodrigo da Belo Horizonte.  Età media bella alta con Gabriele e Rodrigo che la portano bene a ridosso dei 50 perché altrimenti saremmo ben sopra i 60.

Durante il cammino si perde molto la cognizione dei giorni. Domani è domenica ed è una settimana dall’ingresso a Burgos e per me due dalla partenza da casa. Ormai siamo ben oltre la metà del cammino e si inizia a studiare tappa per tappa per come procedere soprattutto in vista delle due tappe montane e degli ultimi 100 km. È curioso perché per molti il cammino comincia da qui o addirittura da più avanti. 

Domani è un altro giorno e si vedrà fin dove arriverò o arriveremo. 

di
Pubblicato il 30 Giugno 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.