Voglia di estero: la questura consegna mille passaporti al mese

Negli uffici di Varese, lo scorso anno sono stati consegnati 11.300 documenti. In primavera il picco di domande

passaporto

Mille passaporti al mese. Tante le richieste che giungono all’ufficio passaporti della Questura. Un trend costante visto che lo scorso anno, nella sola questura di Varese, sono stati consegnati 11.300 documenti, senza contare, quindi, quelli ottenuti nei commissariati di Busto Arsizio, Gallarate e Luino.

La gran parte delle richieste si concentra con l’avvicinarsi dell’estate: nello scorso mese di maggio sono stati rilasciati ben 1.449 passaporti, con un dato confermato a giugno e a luglio.

I tempi di attesa per il rilascio rientrano ampiamente nei limiti imposti dalla vigente normativa, che fissa in 30 giorni complessivi il termine per la conclusione del relativo procedimento amministrativo.

Significativo è anche il dato riguardante le dichiarazioni di accompagnamento, documenti che consentono ai minori di 14 anni di viaggiare da soli all’estero (la dichiarazione è necessaria anche per viaggi nei Paesi Shengen, mentre non lo è in Italia, come invece erroneamente richiesto da alcune compagnie aeree in base ai loro regolamenti interni).

I genitori o chi esercita la responsabilità tutoria di minori di età inferiore a 14 anni, che viaggino non accompagnati da almeno uno di loro, e che intendono concedere l’autorizzazione ad una persona fisica o ad una società di trasporto (compagnia aerea o di navigazione), devono sottoscrivere la dichiarazione di accompagnamento , che resterà agli atti della Questura. Dall’inizio dell’anno, ne sono state rilasciate circa 700, con un aumento esponenziale a partire dal mese di maggio, quando ne sono state lavorate circa 200: si pensi alle richieste relative alle gite all’estero organizzate dalle scuole.

Dal 31 maggio scorso, sul sito internet www.passaportoonline.poliziadistasto.it, è stata avviata una funzione che consente ai cittadini, genitori o tutori dei minori, di richiedere online l’autorizzazione a far viaggiare i propri figli affidandoli ad un accompagnatore. L’Ufficio Passaporti, che riceve l’istanza, carica i dati ricevuti direttamente sull’applicativo informatico per la lavorazione della pratica e può comunicare al cittadino registrato sul sito, a mezzo mail e tramite Agenda, l’invito per il ritiro della dichiarazione ovvero richiedere di ulteriori informazioni, se necessario.

La richiesta di appuntamento per il rilascio del passaporto piuttosto che l’autorizzazione a far viaggiare il minore accompagnato possono essere inoltrate per il tramite dei Comuni e della Stazioni dei Carabinieri, qualora abilitati dalle Questure all’utilizzo dell’Agenda Passaporti. L’obiettivo è quello di semplificare e snellire le procedure, e fornire all’utenza un servizio sempre più efficiente per documenti indispensabili.

Diversa è la situazione per i “doppi passaporti”: non  si tratta della situazione di chi possiede due o più cittadinanze, bensì di due distinti documenti rilasciati ad un’unica persona con una sola cittadinanza, qualora la stessa, per particolari esigenze professionali, abbia la necessità di recarsi in Paesi tra loro belligeranti ovvero sia costretta ad attendere tempi estremamente lunghi per il rilascio di un visto o per l’adempimento di altre procedure. La richiesta, opportunamente motivata, viene valutata con estrema ponderatezza: in caso di accoglimento, il provvedimento del Questore impone il deposito di uno dei documenti presso l’Ufficio Passaporti, e dunque vieta la simultanea detenzione di entrambi i documenti, al fine di scongiurare eventuali abusi.

Possono inoltre essere prescritte ulteriori restrizioni: una validità temporale limitata ovvero la limitazione della validità territoriale a determinati Stati. Si tratta tuttavia di casi sporadici, tant’è che da inizio anno il doppio passaporto è stato rilasciato soltanto in 6 casi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Luglio 2018
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