Covi si sacrifica, ma non basta all’Italia

Ai Mondiali di Innsbruck la prova su strada U23 va allo svizzero Hirschi. Male gli azzurri con il corridore di Taino "spremuto" per ricucire il gruppo

Alessandro covi ciclismo

La festa per i 20 anni di Alessandro Covi non ha previsto, purtroppo, un bel risultato del giovane corridore varesino e dei suoi compagni di squadra ai Mondiali di ciclismo.

Le strade di Innsbruck, in Austria, hanno infatti respinto con perdite la squadra azzurra del c.t. Marino Amadori impegnata nella gara della categoria under 23 maschile, antipasto alle prove più attese di donne élite (sabato 29) e dei professionisti (domenica 30).

La prova iridata ha visto il meritato trionfo della Svizzera, con il titolo andato al bernese Marc Hirschi che passerà “pro” con il team olandese Sunweb. Gli elvetici sono stati i grandi protagonisti della gara, tanto da aver messo ben quattro uomini nella fuga a sette che ha fatto “esplodere” il gruppo.

Proprio in quel momento si è sfaldata l’Italia: senza atleti nella fuga, gli azzurri hanno dovuto lavorare per ricucire la situazione e uno dei primi a essere “spremuti” è stato proprio il tainese Covi che ha lavorato a lungo a favore della squadra. Fatica che è servita a poco, perché quando il plotone si è ricompattato alle spalle dei primi, gli italiani presenti hanno poco per volta perso contatto.

Alla fine il migliore azzurro è stato il veneto Samuele Battistella, soltanto 16°. Sul podio, insieme a Hirschi, il belga Lambrecht e il finlandese Hanninen mentre l’altro rossocrociato Maeder ha preceduto Padun per il quarto posto.

Ai Mondiali di Innsbruck è il momento di Covi

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Settembre 2018
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