Messo ai domiciliari per lo stalking al vicino
Un’annosa vicenda a base di rapporti impossibili e botte finisce in tribunale: nell’udienza di oggi la decisione a sorpresa del giudice

Avrebbe dovuto essere una normale udienza per sentire alcuni testi in un procedimento penale per stalking, invece la decisione del giudice ha spiazzato: all’imputato sono stati notificati gli arresti domiciliari.
È successo oggi, 13 settembre quando l’uomo, classe 1976, di Cocquio Trevisago ma di fatto ora domiciliato a Mozzate nella casa di un parente, era chiamato a rispondere di atti persecutori al culmine di una vicenda di vicinato che dura da anni.
In breve: nel 2005 un imprenditore varesino ma Comasco d’adozione acquistò un appezzamento di terreno su cui erano presenti alcuni rustici. Fu l’inizio di una disavventura che per lui divenne presto un incubo, col nuovo vicino di proprietà che si spinse a recintare tutta l’area e di fatto a interrompere le servitù di passaggio.
Arrivarono le carte bollate, ma anche le botte, anche nei confronti del legale nel frattempo intervenuto per patrocinare gli interessi del nuovo proprietario.
Tredici anni sono passati in questo clima, fino alla vittoria legale dell’imprenditore cui venne data la possibilità di cominciare a costruire. Ma qui parte un’altra denuncia per stalking nei riguardi del vicino ritenuto molesto, ma anche per danneggiamento, violazione di domicilio, mancata esecuzione di un provvedimento del giudice e aggressione.
Continue vessazioni – secondo l’accusa – nei confronti della persona offesa e persino dell’ufficiale giudiziario del tribunale di Varese – una donna – che stava eseguendo un’esecuzione forzata ordinata dai giudici. Fatti che, in costanza della sentenza, portarono il tribunale di Varese a decidere nell’aprile scorso per la misura cautelare dell’obbligo di firma, i cui termini sarebbero scaduti tra pochi giorni.
Un fatto ricordato dal pubblico ministero all’inizio dell’udienza odierna, e che ha spinto il giudice a ritirarsi in camera di consiglio e a decidere per l’aggravamento della misura cautelare, mettendo il quarantenne imputato per stalking agli arresti domiciliari.
I testi verranno sentiti il prossimo 4 ottobre.
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