Oldani stanco e felice: “Un evento di cui essere contenti”
Il presidente della "Binda" traccia un primo bilancio: «Stanchi ma soddisfatti, belli i complimenti degli atleti. Pronti a migliorare ancora»
«Affaticamente bene». Renzo Oldani, scherzando, dice la verità all’indomani della conclusione della cosiddetta “Gran Fondo Mondiale”, la kermesse che ha portato migliaia di ciclisti (e turisti) a Varese per tutta la settimana e che è terminata nel pomeriggio di domenica 2 settembre con la foto di gruppo dei vincitori di tutte le classi.
«Dal nostro punto di vista ci sembra un’edizione riuscita e un appuntamento che ha raggiunto i suoi scopi» spiega Oldani, 63 anni, dal 2005 presidente della S.C. Alfredo Binda, la società organizzatrice per conto dell’Unione Ciclistica Internazionale. «Nelle ore successive alla conclusione della Gran Fondo abbiamo naturalmente contattato tutte le parti in causa e mi pare che, a partire dalle istituzioni e dalla Camera di Commercio, ci sia stata grande soddisfazione per come sono andate le cose. Anche sulla chiusura strade non ci sono state particolari problematiche, e mi riferisco a rischi per la sicurezza o falle nel nostro sistema, non alle lamentele delle persone. In queste ore stiamo ricontattando un po’ tutti i soggetti coinvolti, ma tutto dovrebbe essere andato per il meglio. E ci tengo a ringraziare le centinaia di persone schierate sul percorso».

Per gli organizzatori, un premio notevole è stata la soddisfazione degli atleti. «Anche in questo caso, sono stati in molti a esprimere la loro felicità per la gara, per la sicurezza, per il contorno. Certo, gestire il tutto non è facile ed è anche abbastanza stressante, pure in caso di falso allarme. Ieri a un certo punto non si trovava un australiano, ma poi abbiamo scoperto che si era semplicemente perso in centro città. Ci siamo un po’ agitati ma tutto è finito bene».
Per il futuro però, si può sempre fare meglio, dice Oldani: «Sì, e se ci sono state criticità siamo pronti ad ascoltare suggerimenti o consigli per un’organizzazione ancora migliore. Quel che è certo è che al più presto convocheremo una riunione con le istituzioni, la Camera di Commercio, le associazioni di categoria e via discorrendo: ci interessa conoscere il loro parere e ascoltare eventuali idee. Sappiamo per esempio che per il pronto soccorso non è stato facile gestire gli infortuni arrivati nel giro di poco tempo, come avete scritto su VareseNews. Oppure della bambina investita da un ciclista al di fuori della gara, e ne approfitto per esprimere il mio dispiacere. Però nel complesso direi che la Gran Fondo Mondiale è stato un evento di cui essere felici».
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