Un controllo ti salva la vita: le regole importanti per l’uomo

Sono, in generale, meno attenti alla propria salute ma anche per gli uomini ci sono poche ma ottime regole per prevenire i tumori. I consigli dello specialista Giancarlo Comeri

paziente urologia

Sono tre gli organi che gli uomini dovrebbero tenere sempre sotto stretta osservazione: prostata, vescica e testicoli. A questi si aggiungono i reni, che possono essere aggrediti dal tumore in modo silenzioso e indolore.

Il dottor Giancarlo Comeri, specialista del Centro Beccaria e primario di Urologia a Castellanza, raccomanda la prevenzione quale arma efficace per combattere le patologie oncologiche: « L’incidenza di guarigione è elevata – commenta l’urologo – se la diagnosi precoce ci permette di intervenire chirurgicamente con tempestività. Spesso il risultato che si ottiene è tale da non dover ricorrere a radio o chemioterapia».

Ma come si fa “diagnosi precoce”?
« È sufficiente sottoporsi annualmente a un controllo dal medico. Basta un prelievo di sangue per rilevare il “PSA” indicatore del tumore alla prostata, o l’esame completo delle urine per evidenziare sangue occulto per quello della vescica o, infine, una visita per individuare noduli nei testicoli. In presenza di evidenze positive, si procede con indagini più approfondite e mirate».

La buona abitudine al controllo deve iniziare a 50 anni per la prostata, a 40 per la vescica e a 20 per i testicoli: « La casistica per i tumori ai testicoli evidenzia casi anche tra i giovani e i giovanissimi. Direi che si deve iniziare ad andare dal medico sin dai 20 anni. Ma è un’ottima pratica l’autopalpazione. I ragazzi devono imparare sin da piccoli a conoscere il proprio corpo e a valutarlo con costanza: ogni variazione di dimensioni o rigonfiamenti duri deve far alzare il livello di guardia».

Più difficile, dicevamo, è individuare il tumore al rene: « Quando si avvertono i sintomi si è già in uno stadio avanzato. Per questo è importante la prevenzione con l’esame delle urine».

L’età di riferimento per iniziare e la frequenza dipendono anche dal tipo di tumore: « Il tumore prostatico ha una componente genetica – spiega il dottor Comeri – per questo, chi ha avuto un caso in famiglia, deve iniziare a tenersi sotto controllo con regolarità sin dai 40 anni. È legato più a fattori ambientali quello alla vescica: lo si considera anche un tumore professionale perché, spesso, sono sostanze chimiche esterne, tipo le vernici, a modificare il DNA e far nascere le cellule tumorali. I più esposti sono coloro che lavorano le pelli e il pellame».

Per tutti i tipi di tumore, infine, si registra la stretta correlazione con il fumo: il rapporto è evidente sia per quello vescicale sia per quello prostatico.

Abituarsi a controllare il proprio corpo è una regola che prolunga la salute. E spesso salva la vita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Settembre 2018
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