So.Crem: “I cimiteri sono pieni, fate presto qualcosa”

Pubblichiamo la lettera consegnata al sindaco dal presidente Bonfadini: "Non una critica, ma un accorato appello"

cimitero varese giubiano apertura mobile

Dopo l’articolo sui problemi dei “cari estinti” a Varese, pubblichiamo la lettera integrale consegnata al sindaco di Varese dal presidente di So.Crem il 9 luglio scorso e pubblicato sul loro bollettino, che fornisce un ulteriore punto di vista sullo spinoso argomento

«Mi preme precisare che non si tratta di una critica al Comune di Varese, con il quale da tantissimi anni (e con tutte le amministrazioni che si sono succedute) abbiamo un rapporto positivo, cordiale e costruttivo (non per niente siamo ospitati come ufficio a Palazzo comunale)  – ha spiegato però, nel consegnarla,  Alessandro Bonfadini, presidente di So.Crem Varese – ma un contributo per una valutazione attenta e realistica dei bisogni della cittadinanza in tema di cimiteri. D’altro canto conosciamo benissimo quali sono le difficoltà che  attanagliano oggi le amministrazioni comunali in tema di bilancio».
Ecco il testo integrale.

Gentil.mo Sindaco,
approfittando della positiva e reciproca collaborazione che da anni contraddistingue il rapporto tra So.Crem Varese e le amministrazioni comunali che via via si sono succedute, ed in particolare la Sua, ci permettiamo di segnalare alcune problematiche riguardanti i cimiteri varesini che ci sono state riportate soprattutto dai nostri associati.

Premettiamo che So.Crem Varese è una associazione di promozione sociale fondata nel lontano 1880 con lo scopo statutario di diffondere il rito della cremazione, intesa come manifestazione di civiltà e progresso, promuovendo iniziative di carattere sociale, culturale e legislativo.

La nostra attività si è particolarmente sviluppata nel Comune di Varese, in parte grazie alla disponibilità di una sede fissa nel Palazzo comunale generosamente concessaci dal Comune, in parte per la presenza, dal 1882, di un servizio di cremazione presso il cimitero di Giubiano, svolto e gestito fino al 2000 in collaborazione con il Comune (utilizzando il nostro impianto) e successivamente direttamente dal Comune stesso con il proprio nuovo impianto, alla cui realizzazione So.Crem Varese ha fattivamente contribuito sia con il proprio assiduo impegno propositivo, ma anche materialmente, donando al Comune l’arredo di tutta la Sala del Commiato.

Oggi So.Crem Varese conta 7.800 soci sparsi prevalentemente nei Comuni della Provincia di Varese. Ben 2.300 di questi soci sono residenti nel Comune di Varese e sono loro che in questi ultimi anni ci anno fatto partecipi delle loro preoccupazioni causate dalla scarsissima disponibilità, in diversi cimiteri, di posti per la tumulazione delle urne ceneri.

Va ricordato, al riguardo, che attualmente il Comune di Varese conta 14 cimiteri, due civici e 12 rionali e di questi ultimi ben 10 appartenevano a piccoli comuni che nel 1927 vennero aggregati al Comune di Varese.
Ciascuno di questi cimiteri mantiene ancor oggi la funzione di luogo depositario di tradizioni, ricordi, legami affettivi e senso di appartenenza alla comunità. Ciascuno di questi cimiteri è quindi, di fatto, il custode e la memoria collettiva delle famiglie che hanno vissuto e che vivono ancora nei vari rioni, che ci si auspica venga salvaguardata e tramandata ai posteri.

Nel marzo 2010 il Consiglio comunale approvò il “Piano cimiteriale” in cui si prevedeva, in modo dettagliato, il fabbisogno di nuovi posti (cellette per la tumulazione di ossa e ceneri) in ciascun cimitero per i successivi 20 anni e le ottimali scadenze per provvedere ad eseguire per tempo i necessari interventi.

Orbene, tali scadenze, riteniamo per evidenti obiettive difficoltà in ordine al finanziamento delle opere, non sono state rispettate, con la conseguenza che in diversi cimiteri il numero delle cellette disponibili è ormai avviato all’esaurimento.

Invero, la problematica non è legata unicamente alle persone che si fanno cremare (tumulazione delle loro ceneri), ma coinvolge anche la gestione dei posti ad inumazione – anch’essi, in alcuni cimiteri, in via di esaurimento per l’impossibilità di provvedere a garantire con la necessaria puntualità le esumazioni ordinarie e quindi il loro periodico riutilizzo – perché generalmente anche i resti ossei esumati sono destinati ad essere tumulati nelle cellette di cui vi è però carenza.

Le maggiori criticità riguardano, per ora, quattro cimiteri: Belforte, Masnago, Sant’Ambrogio e Velate, ma se per Belforte si intravvede una prossima soluzione (con un intervento che dalla progettazione alla realizzazione è però durato ben otto anni), per gli altri cimiteri nulla di concreto risulterebbe essere in programmazione. E poi c’è la questione del Giardino delle Rimembranze di Belforte, a favore del quale So.Crem Varese ha investito molto (oltre 10.000 euro) per l’iniziativa intrapresa nel 2017, che Lei ben conosce, riguardante il concorso di idee, ad esito del quale sono stati donati al Comune i progetti dei primi tre classificati. Anche di questo intervento, peraltro obbligatorio per legge, non si hanno più notizie.

So.Crem Varese, come già avvenuto in passato quando si trattò di sollecitare l’avvio dell’iter per la costruzione del nuovo crematorio, con questa lettera vuole farsi carico di rappresentare le preoccupazioni e le esigenze di tutti i cittadini, quindi non solo dei nostri soci, affinché in modo più coordinato ed incisivo si possa sensibilizzare l’Amministrazione comunale a considerare l’indifferibile necessità di provvedere al più presto a risolvere le problematiche dei cimiteri varesini.

Siamo consapevoli delle difficoltà che tutte le amministrazioni comunali (compresa quella di Varese) stanno affrontando in termini di programmazione degli interventi e che le scelte dei comuni risultano spesso difficili, vincolate come sono dalle poche risorse disponibili e dalle pressanti priorità. Tuttavia, non può non farsi rilevare che il cimitero è un servizio di primaria necessità, che deve essere garantito senza interruzione dal Comune anche tenendo conto delle esigenze della popolazione, degli usi e delle tradizioni che si perpetuano da secoli. Siamo pertanto fiduciosi che la sua Amministrazione vorrà valutare con la necessaria considerazione quanto qui segnalato.

Ringraziamo anticipatamente per l’attenzione che vorrà dare alle richieste dei suoi cittadini di cui questa Associazione si è fatta portavoce e cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

IL PRESIDENTE So.Crem.
(Alessandro Bonfadini)

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Ottobre 2018
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