Via libera al circolo unico del PD di Varese
Con la decisione di martedì 16 ottobre, dunque, il partito guidato dal segretario Luca Paris razionalizza la sua organizzazione in vista dell’elezione interna del 18 novembre
Il direttivo cittadino del Partito Democratico di Varese ha approvato all’unanimità la costituzione del circolo unico del PD di Varese.
Con la decisione di martedì 16 ottobre, dunque, il partito guidato dal segretario Luca Paris razionalizza la sua organizzazione in vista dell’elezione interna del 18 novembre che a tutti i livelli ne rinnoverà i direttivi.
Da quattro circoli si passa così ad uno solo anche perché, spiega il segretario, «da quando il Pd amministra il Comune il nostro impegno è cambiato ed è giusto concentrare tempi e decisioni in un organismo, come quello del circolo unico, che sia attivabile e possa decidere con la rapidità necessaria ad una forza di politica di governo».
Con il direttivo di mercoledì Paris ha fatto anche un primo bilancio del suo mandato che se da un lato festeggia risultati mai visti in città («Siamo diventati la lista più votata ed il primo partito alle elezioni comunali, abbiamo raddoppiato il numero dei consiglieri del PD, per la prima volta abbiamo espresso il sindaco della città di Varese») dall’altro non nega le difficoltà del partito: «le vicende nazionali del nostro partito – ha detto Paris ai militanti – non ci hanno aiutato nel concentrare ogni nostra energia sulla città. inoltre, alle elezioni del 4 marzo 2018, abbiamo perso in maniera netta e da allora siamo entrati in una specie di congresso nazionale permanente».
Le amministrative 2021
«Ora – spiega Paris -, dopo poco più di due anni di amministrazione, dobbiamo cominciare a pensare non solo a come supportare il lavoro di sindaco ed assessori, ma anche concentrarci da un lato sulla proposta ed attuazione di nostre iniziative politiche ed amministrative, e dall’altro sulla costruzione di un percorso politico in vista delle elezioni del 2021. Sul piano delle iniziative, occorre puntare in primo luogo ad una forte azione all’interno dei quartieri, partendo dall’ascolto e dalle esigenze pratiche, concrete e giornaliere di chi li abita: manutenzioni e pulizia delle strade, illuminazione, cura del verde pubblico, servizi ambientali. E puntare, come bene abbiamo iniziato a fare, sulla partecipazione. Sul piano politico occorre allargare lo sguardo ad un orizzonte più ampio, al contempo riannodando e rafforzando i legami di un patto di maggioranza che ci ha consegnato il 42% nel primo turno di due anni fa».
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