Bertone ritrova il sorriso nella serata di Natali e Archie

L'argentino si rende utile in un match in cui Avramovic non ingrana. Bene le due ali e Moore mentre Iannuzzi è ancora in difficoltà

basket pablo bertone pallacanestro varese

ARCHIE 7 – Ha sempre quell’espressione da passante vagamente interessato a quel che succede. Sceglie troppo spesso di provarci da fuori rinunciando a far sfogare quelle gambe da tiramolla che si ritrova. Poi però vagli a a dire qualcosa: 17 punti tirando quasi col 60%, 5 rimbalzi, 4 assist, 21 di valutazione e +24 di plus/minus. Chi ha il coraggio di lamentarsi?

AVRAMOVIC 5 – Un’azione della sua partita è emblematica: palla recuperata, spinta in campo aperto, valutazione errata del terzo tempo e goffo errore per non aver deciso se schiacciare o appoggiare. Serata svirgola, che almeno è servita a dare spazio a Bertone.

IANNUZZI 5 (IL PEGGIORE) – Non trova la continuità necessaria, nemmeno in una serata in cui Cain gli dà modo di trascorrere diversi minuti sul parquet. Il pivot irpino, quando le cose vanno male, ha un linguaggio del corpo alla Garri: si sbraccia, ci prova, tenta. E poi finisce per perdere palla, per incartarsi, per rovinarsi da solo.

NATALI 7,5 (IL MIGLIORE) – La “dolce attesa” gli ha anche addolcito le mani: tira senza un briciolo di paura, anche in faccia ad avversari che escono dalla difesa a braccia alte, rilascia la palla come se fosse la cosa più naturale del mondo, prosegue nell’opera iniziata contro Avellino e ahinoi, non premiata con la vittoria domenica scorsa. Migliore in campo per distacco, anche per i nostri lettori.

SCRUBB 6,5 – In doppia cifra senza forzare e, anzi, rispetto a gran parte delle partite, senza neppure doversi spremere fino all’ultima goccia di benzina visto che Caja lo impiega per una ventina di minuti. Forse la cosa migliore è la scelta di trovare soluzioni in avvicinamento, rinunciando alla comodità del tiro da tre. Un passo avanti per rendere più completo l’arsenale?

TAMBONE 6,5 – Nella prima parte di gara finisce nel marasma generale ed è anche costretto a spendere un antisporivo. L’intervallo pare tranquillizzarlo e rinfrancarlo, tanto che nella difesa è autore di una regia apprezzabile, con l’assist più bello della serata (a Cain) e tanta voglia di fare bene anche quando Pinto gli piazza due triple davanti agli occhi. Tira poco, ma bene (2 tiri e 2 canestri).

CAIN 6,5 – Borovnjak non è l’avversario più digeribile per il pivot del Minnesota che però, come all’andata, ha la pazienza giusta per prendere le misure all’avversario, per lasciarlo sfogare ma pure per ritagliarsi i suoi momenti da protagonista. Fa quello che serve a Varese nel momento del break: un canestro sullo scarico, un rimbalzo prezioso, una difesa ben assestata.

FERRERO 5 – Se i pasticci di Iannuzzi sono appariscenti, il passaggio a vuoto prolungato di Ferrero si nota di meno, ma è ugualmente faticoso. Certo, gli arbitri adottano un metro piuttosto punitivo verso i contatti, ma proprio per questo il capitano dovrebbe fare attenzione e misurare i suoi interventi. Altrimenti, come a Oporto, finisce con tanti falli in mezzo a poco basket.

MOORE 7 – In avvio è una sentenza, quasi a volersi scrollare di dosso il finale da incubo contro la Sidigas. Cerca solo i tiri pesanti e ne mette a segno ben cinque, finalizzando una circolazione di palla che parte e – sovente – torna nelle sue mani. Per stavolta va più che bene, però forse sarebbe il caso di trovare soluzioni anche più interne. Altrimenti, in Italia, sanno dove andare a prenderlo.

BERTONE 6,5 – A un certo punto si trova in un vicolo cieco, riesce in qualche modo a dare palla a Tambone e – improvvisamente spiritato – si rialza sotto il canestro, corre nell’angolo ed esplode un triplone con fallo subito e successivo libero a segno. Non sappiamo se è la classica rondine che non fa primavera (d’altro canto, siamo a novembre…) o se in quel momento Pablito ha davvero riacceso i motori e da qui in poi sarà un giocatore diverso, più incisivo. Per intanto gli diciamo “bravo e grazie”: si è meritato un voto positivo.

La Openjobmetis aggiusta la mira, vince a Oporto e si qualifica

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

VareseNews è da anni una realtà editoriale, culturale e sociale fondamentale per il territorio. Ora hai uno strumento per sostenerci: unisciti alla membership, diventa uno di noi.

Pubblicato il 15 Novembre 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.