Con il Decreto Dignità cambiano le regole per il gioco d’azzardo dal 2019

Sul tema del gioco d’azzardo il 2018 è stato un anno spartiacque, specialmente dopo che il Governo Conte con il Decreto Dignità ha stabilito alcune nuove regole che entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2019

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Sul tema del gioco d’azzardo il 2018 è stato un anno spartiacque, specialmente dopo che il Governo Conte con il Decreto Dignità ha stabilito alcune nuove regole che entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2019. Si tratta di alcune norme che vanno a modificare, in alcuni casi in modo anche drastico, la regolamentazione sul gioco, sia di tipo fisico che per quanto riguarda il gioco online. L’ultima novità è quella che riguarda le diffide di Codacons, nonostante in molte regioni vi sia stata una proroga sull’entrata in vigore delle nuove leggi sul gioco. In questo caso l’argomento verte sulle sale slot e Vlt di ultima generazione.

Regole decreto dignità per il 2019

Anche qui il Decreto Dignità ha modificato le regole sulle macchinette, visto che entro il 2019 il parco macchine deve essere sostituito con slot di ultima generazione per via dell’introduzione della tessera sanitaria obbligatoria, per stabilire che chi gioca abbia compiuto 18 anni e non sia iscritto a una black-list volontaria di utente affetto da ludopatia. Le associazioni contrarie al gioco hanno salutato queste iniziative del Governo in modo molto favorevole, così come la possibilità di aprire un esercizio dedicato al gioco nell’arco di 500 metri da scuole, uffici e luoghi sensibili. Questo riguarda le novità sul gioco di tipo fisico, mentre il Decreto si era espresso anche verso il gioco online, proibendo la pubblicità ai casinò digitali e alle scommesse sportive, a partire dal primo gennaio 2019, salvo proroghe o casi eccezionali, come i contratti stipulati prima dell’entrate in vigore della Legge. Il 2018 si conclude quindi sotto il profilo del cambiamento per il settore del gioco, che fino a questo momento aveva rappresentato per l’Erario entrate importanti, già a partire dal 2013 e per tutti gli ultimi anni, con il gioco d’azzardo spesso promosso dai governi precedenti, senza contare le entrate derivate dalle varie lotterie presenti nel nostro Paese. Le intenzioni del governo attuale sono invece quelle di promuovere delle azioni volte a ridurre drasticamente il consumo di gioco d’azzardo.

Bisogna però ricordare come il settore del gioco online abbia rappresentato per il terziario avanzato una buona opportunità, sia in termini di innovazione tecnologia che di contesto lavorativo. Il gioco online rappresenta una nicchia significativa che negli ultimi 10 anni è cresciuta in modo esponenziale, arrivando a coprire il 10% della spesa complessiva che ogni anno riguarda il gioco in Italia. Un dato che si riscontra in tutta Europa, con l’Italia in testa rispetto a Paesi come Francia, Spagna e Portogallo. Dal 2019 in poi le cose potrebbero però cambiare, sia per il gioco di tipo di fisico, sia per la realtà dei casinò online tenendo anche in conto che la corte europea di pronuncerà sui vari ricorsi che sono stati presentati dopo l’entrata in vigore de decreto, secondo fonti piuttosto accreditare infatti il futuro di questa legge è tutt’altro che chiuso e potrebbe arrivare dall’UE direttive che potrebbero far rivedere l’impianto legislativo posto in essere a Giugno 2018.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2018
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