Dal ferro ai tablet
La fonderia Casati di Varese e la Ercole Comerio di Busto Arsizio sono due esempi di grande rilievo dell'industria 4.0. Le loro storie fanno parte del film DigitaLife che verrà proiettato al Miv mercoledì 23 gennaio
Smartphone, tablet, oculos, occhiali 3D stanno entrando nelle fabbriche a fianco ai tanti vecchi strumenti del secolo scorso. Il cambiamento però non è legato solo agli oggetti, ma a tutto il processo produttivo.
Si comprende bene entrando nella storica fonderia Casati di casa a Varese e Malnate. Gianluigi, uno dei protagonisti dell’inizio del docufilm DigitaLife ci ha portato all’interno della sua azienda che per buona parte ormai è automatizzata. La tecnologia permette di ridurre rischi e lavori pesanti, ma al tempo stesso garantisce una produttiva maggiore.
L’industria 4.0 non è uno slogan, ma un nuovo modo di produrre e gestire servizi. Tanto che Gianluigi, dopo aver spiegato quali sono i cambiamenti avvenuti, parla della necessità di avere una nuova formazione che faccia crescere una forza lavoro anch’essa 4.0.
La lunga storia della Ercole Comerio che arriva addirittura dall’Ottocento, ha avuto una notevole evoluzione. Una volta era nella filiera del meccano-tessile, ovvero quella attività tesa a costruire di linee per la produzione di tessuti. Il lavoro ha avuto un cambiamento sia rispetto ai settori che ai processi.
Riccardo Comerio, all’interno della sua azienda, racconta come oggi il mondo sia tutto connesso e quindi si produca progettando direttamente in 3D e grazie a un oculos i tecnici possono entrare nelle macchine posizionate anche a distanze oceaniche. Con pochi passaggi si arriva in Cina come in Brasile e questo abbatte tempi e costi. Tutte le macchine prodotte hanno sensori che forniscono dati che danno tante informazioni.
Nell’autonomia del film questa parte molto importante ha uno spazio ridotto, ma non poteva mancare perché l’economia ha un ruolo importantissimo nella vita delle comunità. Le aziende stanno vivendo una grande trasformazione e quindi il loro cambiamento rispetto a internet entra in pieno nell’opera.
Le storie di Riccardo Comerio e Gialuigi Casati sono parte delle oltre cinquanta che compongono il film prodotto da Varese web in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione ente per lo spettacolo. Una pellicola lunga 75 minuti che affronta il cambiamento attraverso la vita di tante persone che parlano delle proprie esperienze. Un puzzle che con coraggio entra in tanti aspetti senza tralasciare il dolore, la rabbia, la malattia, la morte o fenomeni sociali drammatici come il cyberbullismo. Con questi ci sono tanti momenti anche di leggerezza, bellezza, arte, viaggi, lavoro. Insomma, DigitaLife ha l’ambizione di raccontare lo scorrere della vita con i suoi cambiamenti dovuti all’avvento del Digitale.
LA SERATA DI VARESE
DigitaLife per la prima varesina verrà proietto alla Multisala Impero mercoledì 23 gennaio alle 20. Seguirà un breve momento di commento con il regista Francesco Raganato, Marco Giovannelli, Riccardo Comerio, Presidente degli industriali della provincia di Varese, Giuliano Galli, general manager area Prealpina Fai
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