«Lavoriamo per la sicurezza, possiamo farlo solo in sicurezza»

Continua il botta e risposta tra il Comune e il sindacato che tutela le Polizie Locali che replica punto per punto alle osservazioni dell'amministrazione varesina

Generico 2018

Botta e risposta tra Comune e Polizia Locale sulle condizioni di lavoro nel territorio di Varese. Dopo la lunga lettera del Comune di Varese (la trovate qui) ecco la replica del Sulpl, il sindacato portavoce delle Polizie Locali.

Dopo aver letto il comunicato stampa in oggetto ed ascoltata, non senza sconcerto, l’intervista del sindaco di Varese, non possiamo non parlare di reazione scomposta, a tratti minatoria ed offensiva che, da sola basterebbe a confermare quanto denunciato dal Sulpl e dai Colleghi che hanno aderito alla sua iniziativa. Quando un’Amministrazione non ha argomenti veri per rispondere all’azione sindacale “scomoda”, si attaccano i dirigenti sindacali, si viola la loro privacy, si parla di provvedimenti sindacali che sono già morti e si producono liste infinite di cose inesistenti di cose “fatte”.

Il Sulpl, a Varese come ovunque, ha sempre agito in trasparenza ed a testimoniarlo dovrebbe essere in primis l’assessore Zanzi. Il Sulpl, in questi due anni e mezzo non è mai riuscito a farsi ascoltare dal Sindaco di Varese, pur provandoci in tutti i modi. Consideriamo quindi un successo aver iniziato ad attirare la sua attenzione, anche se la sua reazione è stata discutibile. Sulpl non è un sindacato che agisce per secondi fini o a fini personali.
Ad ulteriore dimostrazione di ciò, anche in questo caso, Sulpl ha raccolto le rimostranze di tutti i colleghi; ad oggi a raccolta firme ancora in corso, hanno aderito 25 colleghi (iscritti ,per circa la metà) e non iscritti, oppure iscritti ad altri Sindacati. Sulpl, come sempre ha scritto solo ciò che corrisponde al vero ed è verificabile da tutti. A tal riguardo, chiediamo al Sindaco di organizzare un tour del Comando e delle attrezzature alla presenza della stampa e delle telecamere. Siamo certi che sarà d’accordo, per amore della trasparenza. Le accuse del sindaco sono gravi e, probabilmente servono a deviare l’attenzione dai problemi veri. In nome di tale trasparenza e per amore della verità vogliamo fare le seguenti precisazioni:

– Concordiamo con il Sindaco che 50 uffici sarebbero uno spreco di risorse (infatti non l’abbiamo mai chiesto) ma vogliamo far presente che le postazioni di lavoro dell’ufficio dei reparti “Viabilità – Vigilanza di quartiere e motociclisti” (che di fatto rappresentano la maggioranza del personale in servizio esterno) sono ridotte a 3 postazioni P.C. di cui una costituita da un computer su base Pentium 4, architettura uscita di produzione nel 2008 e che attualmente fatica ad elaborare un semplice file di testo ed impiega diversi minuti solo per accendersi.
CONDIZIONE AUTOVEICOLI DI SERVIZIO:
2 Dacia Duster, 5 Fiat Punto, 3 Alfa Romeo, 2 furgoni, 1 Fiat Doblò, 1 Land Rover Defender (di 18 anni), 1 Subaru, 1 Ford Focus, 3 Mv Agusta Turismo Veloce. Questi sono, su carta, i veicoli in livrea a disposizione degli Agenti operativi cui vanno aggiunti 2 veicoli senza livree (tra cui la “famosa” auto ibrida). In pratica i due furgoni passano metà del tempo presso l’officina perché “morti”.

Chiediamo al sig. Sindaco di verificare quanto ha speso il Comune di Varese per la loro manutenzione, ne resterebbe sorpreso. Gli acquisti del 2018 di cui parla Sindaco so due Alfa Romeo acquistate dalla Provincia dopo lo smantellamento della Polizia Stradale Provinciale e arrivate in via Sempione con quasi 200.000 km. La Subaru (del 2003), come le Alfa di provenienza Provincia non viene utilizzato nella vigilanza esterna per mancanza di adeguatezza del mezzo e vetustà, la Ford Focus (anno 2002). Il Land Rover Defender, per esempio, ha 3 chiavi diverse per accensione e chiusura porte, oltre alle problematiche proprie di un veicolo con oltre 18 anni.
Almeno 5 veicoli, se fossero di proprietà della cittadinanza, non potrebbero circolare perché non sono nemmeno Diesel euro 3.

VESTIARIO ED ATTREZZATURE ELETTRONICHE
O sono l’evidenza che alcuni colleghi si privano di capi di vestiario che potrebberoancora sfruttare per cercare di far mantenere un accettabile livello di decoro e uniformità al Corpo, cosa che accadrà sempre meno in quanto chi ha più di un ricambio se lo terrà ben stretto sapendo che non ne riceverà un altro, alcune “donazioni” provengono da chi, invecchiando, o ha cambiato taglia o è andato in pensione, ma si tratta comunque di capi con diversi anni sulle spalle e prossimi al fine vita, che vengono utilizzati anche se non della taglia corretta. Una situazione simil Caritas. Gli ultimi assunti non hanno mai ricevuto nulla. Anche chi è arrivato nel 2016.

DPI E, STRUMENTI DI AUTOTUTELA e SICUREZZA DEI LAVORATORI
Si conferma quanto scritto. Pochi e vecchi. Personale non formato all’utilizzo. Numero di pattuglie e numero di agenti quasi sempre non adeguato ai servizi che sono chiamati a fare, cosa che mette spesso in serio pericolo gli agenti. Ma anche su questo chiediamo un confronto pubblico, la vicenda è troppo lunga.
Su quanto detto dall’assessore sui bastoni distanziatori, vogliamo chiedere una cosa: i sindaci di Viggiù (4.000 abitanti), Saranno, Legnano, Milano, Piacenza ed altre centinaia di comuni sono pazzi o fuorilegge? Usano esattamente gli strumenti che abbiamo chiesto noi. Lo stesso vale per lo spray urticante. Basta fare un giro sui siti delle varie Polizie Locali.

CONDOTTE PERSECUTORIE

Stiamo a vedere. Il tempo è galantuomo. Noi la privacy la rispettiamo.
PROGETTI VETUSTI E PEGGIORATIVI
Basta leggere i progetti degli ultimi 10 anni. “Fin qui l’esame analitico delle osservazioni mosse dall’O.S. in agitazione. Giova però continuare elencando tutto quanto è stato posto in essere per l’ambito Polizia Locale dall’Amministrazione nel biennio 2017/2018:
“Acquisizione di un telelaser” Apparecchiatura che dovrebbe essere utilizzata nei ben noti VeloOK salvo essersi dimostrata, fin dalla presentazione, un’apparecchiatura non adeguata e di scarsa utilità. Però ormai era stata già acquistata… Giace inutilizzata e si continua ad utilizzare il vecchio telelaser.
“Acquisizione di un etilometro” Anche questo viene dalla dismessa Polizia Provinciale.

“Acquisto di due fotocamere reflex” Senza scheda di memoria. Dopo mesi e mesi di richieste, stanchi di non poterle utilizzare, le schede di memoria sono state acquistate dagli Agenti.
“Acquisto di una videocamera” Abbiamo una videocamera? Davvero? Mai vista. Chi la usa?
“Acquisto di 20 computer” Per uffici, personale amministrativo e dirigenti. In alcuni casi, vedi Centrale Operativa dove su computer di una certa potenza gira un solo software, si sarebbe potuto optare per un’ottimizzazione di quanto già presente e destinare fondi alle postazioni dei reparti operativi.
“Accesso alla banca dati Motorizzazione; accesso alla banca dati PRA; accesso al sistema di pagamento Lottomatica – LIS” Grazie! E’ come dire che se un imprenditore costruisce case fornisce il cemento ed i mattoni ai suoi operai. Anche questo acquisto fa parte della lista del “già fatto”.
“Acquisto di 4 biciclette elettriche” Le biciclette a pedalata assistita giacciono inutilizzate nei garage dal loro arrivo, tutte della stessa taglia, sono utilizzabili solo da personale oltre 1.80 m. Provare per credere.

“Noleggio di 24 box dissuasori di velocità con autovelox installabile” I VeloOK che hanno terminato di dissuadere ormai da tempo. L’autovelox installabile è quello citato nei primi punti di questo elenco come telelaser. Sono inutilizzabili in quanto la normativa prevede la presenza degli Agenti sul posto e i box sono stati installati in zone dove o non è possibile fermare l’auto di pattuglia in prossimità dello stesso o dove, per come è stato fissato al suolo il box, si potrebbe controllare solo la velocità del muro / guardrail verso cui è puntato.
“Informatizzazione dei processi di rilevazione e spunta dei 3 mercati cittadini di p.le Kennedy.” Di nuovo, la lista! Come si dovrebbe gestire decine di mercati con centinaia di operatori commerciali? Nulla di cui vantarsi.
“Installazione di 3 rilevatori di infrazioni semaforiche; installazione dei 10 varchi di controllo automatizzato delle ZTL del centro storico;” Apparecchiature in uso in tutti i capoluoghi di provincia da lustri. Ci preme inserire in questo punto anche i varchi per i controlli di assicurazioni RC e revisione di cui uno non funzionante da oltre un anno e il sistema di video sorveglianza cittadino assolutamente inadeguato a svolgere la propria funzione.
“Acquisto licenza d’uso del software per i controlli del cronotachigrafo” Software utilizzato sporadicamente e solo in presenza di servizi appositi in quanto il controllo di un autocarro può impegnare una pattuglia per ore e quindi non può essere utilizzato di iniziativa dagli agenti in turno ordinario che devono garantire un intervento il più tempestivo possibile in caso di chiamata.
“Addestramento annuale al Tiro a Segno Nazionale oltre i limiti minimi di legge per tutti gli Operatori” Nell’anno 2016, 2017 e 2018 sono stati effettuati solo le tre esercitazioni obbligatorie per legge.
“Stipula di accordo quadro triennale per la fornitura di uniformi; Speriamo. Sarebbe ora dopo quattro anni di nulla o quasi.
“Noleggio smartphone e software per la gestione informatizzata delle sanzioni su strada” E’ uno strumento di lavoro, peraltro vetusto. E’ come la cazzuola per un muratore o l’auto per un autista. Grazie anche per questa concessione.
“Affidamento del servizio di depositeria civica e rimozione veicoli” Ci dispiace, smentire ancora il Sindaco, il Comune di Varese non ha una depositeria e non ha un appalto in essere già da gennaio 2018.
“Acquisto di 5 bodycam”. Su circa 40 agenti (e non 82!) che svolgono servizio esterno. Sono solo cinque, ma ad oggi nessuno degli agenti operativi le ha mai visto ne sà dove sono conservate.
“Acquisizione di arredi dalla sede (chiusa) della locale Banca d’Italia;” “ammodernamento logistico della centrale operativa;” Ribadiamo, il 100% degli uffici, compresi la rimessa dei veicoli ed l’archivio, non sono a norma; ciò vale anche per gli arredi. Lo dice il medico del lavoro che rappresenta
l’amministrazione stessa. Sono atti pubblici, basta leggerli.
“Assunzione di 5 nuovi agenti.” Questo è forse l’unico argomento parzialmente positivo e, siccome, siamo persone corrette, dobbiamo dire che quest’amministrazione ci sta provando, Non bastano i numeri già fatti, ma su questo fronte si è mosso qualcosa. Certo, servirebbe un concorso con una graduatoria da utilizzare, ma ci hanno detto che si farà. Noi non siamo prevenuti, quindi, ci vogliamo credere.
In conclusione, non è in corso nessun ammutinamento, noi siamo lavoratori al servizio dei Cittadini, lavoriamo per la loro sicurezza e possiamo farlo solo in sicurezza. Se qualcuno vuole ridurre tutto ad un misero espediente per tutelare non meglio precisati esponenti sindacali, manifesta una macroscopica caduta di stile ma, soprattutto, non fa gli interessi della collettività. Nonostante ciò, siamo pronti a sederci allo stesso tavolo senza pregiudizi e senza pretese di superiorità. Non ribatteremo ad altri comunicati, ma chiediamo che la discussione riprenda la sua giusta veste sindacale nelle sedi opportune, caratterizzata dalla massima disponibilità e dal rispetto reciproco.

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Pubblicato il 29 Gennaio 2019
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