“Bulgheroni, il più intelligente”. Parola di Nikolic

Pier Fausto Vedani rievoca un appuntamento del passato tra la Ignis e la Honved - sull'asse Italia-Ungheria - e ricorda una chiacchierata con il grande allenatore jugoslavo. Che incoronò così uno dei suoi giocatori

antonio toto bulgheroni pallacanestro varese

L’ultimo confronto cestistico di livello elevato tra italiani e ungheresi a Masnago avvenne in Coppa Campioni e protagonisti ne furono l’Ignis che si avviava sul viale della gloria europea e la Hoonved di Budapest, squadra che rappresentava, anche nel nome, l’esercito magiaro.

Gli ospiti furono accolti con simpatia, erano forti, ma non avrebbero fatto la storia del basket europeo perché già nello stesso Est del nostro continente avrebbero sempre trovato gli squadroni sovietici, cecoslovacchi e jugoslavi.

Nel ritorno al passato di questa sera c’è molto di una famiglia che allo sport varesino e nazionale ha dato e da moltissimo: i Bulgheroni.
Edoardo senior fu il presidente dell’Ignis del secondo scudetto e dell’inizio del volo internazionale; Antonio, che tutti i tifosi chiamano Toto e che diede stabilità e un futuro alla squadra dopo la fine della stagione dei grandi trionfi; Edoardo junior, il giovane guerriero dello scudetto della stella. E oggi se gioca a Masnago la nazionale lo dobbiamo a Toto che è ancora e sempre personaggio credibile nel mondo del basket.

Con Nikolic, allenatore superstar, ho avuto la fortuna di avere un rapporto strettissimo: non si fidava molto dei giornalisti. evidentemente sono stato, l’eccezione. Sapendo che avrei rispettato l’impegno della riservatezza accadde che il colloquio si avviò sulle qualità dei giocatori che aveva conosciuto nella sua carriera gli chiesi: «E il più intelligente?». Fulminea la risposta: «Bulgheroni». Poi mi spiegò che prima di tutti capiva e interpretava uno schema di gioco appena spiegato. inoltre… leggeva benissimo quello degli avversari .

Non l’ho mai detto a Toto, stasera non potrò esserci a Masnago e ricordando l’opinione che Nikolic aveva di lui è il mio modo di dirgli grazie. Ricordando anche con simpatia suo figlio e con affetto immutato suo papà.

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Pubblicato il 22 Febbraio 2019
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