Busto approva il bilancio di previsione, 20 milioni di investimenti

L'aumento delle tasse, le opere pubbliche in programma e le critiche dell'opposizione che hanno votato contro in maniera compatta. Il bilancio passa senza scossoni

consiglio comunale busto

Il consiglio comunale di Busto Arsizio ha approvato, ieri sera, il bilancio di previsione 2019 con il voto contrario di tutta l’opposizione e qualche malumore anche nella maggioranza. Il sindaco Emanuele Antonelli e i suoi assessri hanno dovuto incassare qualche critica da Diego Cornacchia e da Paola Reguzzoni ma tutto è filato liscio, alla fine.

Tra le misure più importanti di questo documento c’è sicuramente l’aumento dell’aliquota Irpef al massimo per i redditi oltre i 15 mila euro con l’obiettivo di portare il gettito dell’imposta a 10 milioni di euro: passano da 14 mila a 22 mila i bustocchi che non pagheranno l’aliquota ma rimane il dubbio delle partite Iva che aderiranno al regime forfettario fino a 65 mila euro di reddito, voluto dal governo nell’ultima finanziaria. Quanti dovranno pagare l’aliquota lo si saprà solo con la dichiarazione dei redditi del 2020. Il sindaco ha anche annunciato una nuova azione massiva per recuperare l’evasione fiscale con l’obiettivo di raccimolare qualcosa come 7,4 milioni di euro. A pesare ancora una volta è il fondo crediti di dubbia esigibilità che la finanziaria ha portato all’85% del totale e cioè circa 7 milioni di euro.

Al di là delle leve fiscali il sindaco ha anche parlato di un turn over del personale dopo anni di blocco (sono previste 35 assunzioni) con un conseguente rafforzamento dei settori più carenti. Le spese per investimenti superano i 20 milioni e l’elenco delle opere pubbliche previste per quest’anno è ancora corposo: per la scuola ci sono 1,2 milioni, più i 4 dello scorso anno (dei quali 3,1 dal ministero); 500 mila euro verranno investiti per le colonie di Alassio e dell’Aprica; all’edilizia popolare 350 mila euro, mentre sono stati stanziati 150 mila euro per i cimiteri.

La manutenzione straordinaria viabilistica assorbirà 2,8 milioni he verranno suddivisi tra strade (1,5 milioni di asfaltature), marciapiedi, piste ciclabili, incroci, sovrappassi; 400 mila euro è l’investimento previsto per nuovi loculi al cimitero di Sacconago. La voce grossa degli investimenti andrà nel riammodernamento dell’illuminazione pubblica con il project financing con A2A che comporterà una spesa da 11 milioni di euro. Quasi 5 milioni verranno investiti per il parcheggio multipiano del mercato (3,5 promessi dalla Regione) e per la nuova anagrafe.
Infine si trascinano da anni i 3 milioni per il sottopasso di Sant’Anna dove – ha ricordato il sindaco – s enon ci muoviamo rischiamo di perdere i 2,8 milioni stanziati dal ministero.

A seguire sono state presentate le relazioni degli assessori con la responsabile dell’urbanistica, Isabella Tovaglieri, che ha puntato tutto sulla rigenerazione urbana: sono previste misure di incentivazione per rigenerare immobili esistendi, seguendo l’ottica di Regione Lombardia che chiede di non usare nuovo suolo.

L’assessore ai Servizi Sociali Miriam Arabini è riuscita ad ottenere qualche soldo in più per i suoi capitoli di spesa e ha ricordato che la questione abitativa è quella più complessa. È saduta convenzione con Aler per la gestione delle case popolari del Comune ma si va avanti con una proroga. Questa situazione, che risente della nuova normativa di settore della Regione, ha costretto il Comune a far slittare i bandi per il cambio casa. L’assessore ha anche ricodato che sono stati vinti bandi per la povertà assoluta (30 mila euro per coprogettazione con cooperative per il reinserimento sociale dei senza tetto).

L’assessore al personale Alessandro Chiesa ha ricordato le nuove assunzioni ma ha anche sottolineato come queste non bastino a svecchiare la macchina burocratica con dipendenti che hanno un’età media alta. Sulla digitalizzazione dell’ente ha annunciato il proseguimento del progetto Wi Fi, con 4 nuovi hotspot in comune. Non ci sono novità, invece, sul più volte annunciato nuovo sito internet comunale.

L’assessore alla Scuola e allo Sport Gigi Farioli ha parlato di difficoltá causate dalla mancanza di una firma del Ministero della Pubblica Istruzione che blocca 3 milioni di euro ottenuti tramite i bandi vinti, necessari per gli interventi nelle scuole. Una cosa che, secondo l’assessore, non è mai successa in 150 anni di storia italiana con il rischio di dover fare i lavori durante anno scolastico. I soldi sono fermi da 6 mesi.

L’assessore al marketing, verde e strade Paola Magugliani ha annunciato che quest’estate si punterà sulla nuova piazza Vittorio Emanuele per gli eventi di Busto Estate. Sul tema verde ha annunciato l’aumento degli sfalci annuali da 6 a 8 e il proseguimento del piano di piantumazione di nuovi alberi.

L’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora, infine, ha elogiato gli agenti della Polizia Locale per quanto stanno facendo e ha ricordato l’arrivo dei nuovi Vista Red, l’impegno nel reperire fondi per i progetti di sicureza stradale e la necessità di realizzare i rialzi in alcuni incroci pericolosi.

Per l’assessorato a cultura, commercio e industria Manuela Maffioli ha portato i risultati ottenuti con il tavolo cultura e con la collaborazione tra teatri per una Festa del teatro (11-14 aprile), ha ribadito l’importanza del Busto Arsizio Film Festival (attualmente in corso) e ha ricordato l’importanza del Suap (sportello unico attività produttive) per come gestisce l’enorme mole di lavoro a cui deve far fronte con poche risorse.

Dall’opposizione, però, sono arrivate molte critiche su questo bilancio. Il più caustico è stato il consigliere di Busto al Centro Gianluca Castiglioni che si è detto in disaccordo sulla politica di opere pubbliche criticando il fatto che per i marciapiedi i soldi sono insufficienti, vista la situazione in cui versano in gran parte della città, e la mancanza di interventi sulle barriere architettoniche che non sono state mai nominate dal sindaco.
L’affondo più importante lo ha fatto, però, sul Palaginnastica. Castiglioni ha criticato il pasticcio, l’ennesimo sull’area del parco dello Sport, con il bando per la progettazione annullato per errori non piccoli di calcolo sul valore del progetto complessivo. Per Busto al Centro i 600 atleti della Pro Patria Ginnastica dovranno rimanere nello scantinato ancora per un po’. Critiche anche al sottopasso Sant’Anna, per il quale non si è ancora capito quale progetto è stato scelto e soprattutto chi lo ha scelto, dopo la riunione che si è tenuta qualche mese fa nel quartiere che ha portato ad un nulla di fatto.

Sulla stessa linea i consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno definito il piano delle opere pubbliche “un piano delle incompiute” riferendosi a conventino, ex-carceri e Borri che nemmeno compare nell’elenco (il sindaco spiegherà che queste opere non compaiono perchè saranno finanziate dai privati) e le poche realizzate hanno già bisogno di manutenzioni, riferendosi alle piante già sostituite in piazza Vittorio Emanuele.

Qualche tensione si è registrata tra la capogruppo di Busto al Centro Laura Alba, che ha chiesto di Accam, e il sindaco che ha usato termini poco gentili nei suoi confronti per poi abbandonare l’aula per qualche minuto. La reazioni di Castiglioni non si è fatta attendere, definendo il sindaco aduso a metodi fascisti nei confronti di chi non la pensa come lui.

Infine il Pd, che quest’anno ha voluto dare un segnale più forte votando contro il bilancio, con Valentina Verga che ha definito il bilancio “senza idee, prospettive, triste come la piazza Vittorio Emanuele”.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Aprile 2019
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