Dalla Regione 148 mila euro per far ripartire la funivia
Lo stanziamento contenuto in una delibera di giunta. Fontana: «Intervento assolutamente necessario per chi abita nel borgo»

Uno stanziamento di 148.000 euro per riattivare la funivia Ponte di Piero – Monteviasco.
Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, di concerto con l’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni.
FONTANA “INTERVENTO ASSOLUTAMENTE NECESSARIO“ – «Questo stanziamento – ha detto il presidente della Regione Lombardia – è un’altra conferma di quanto concretamente vogliamo essere vicini alle esigenze e alle necessità delle piccole comunità. In questo caso, poi, il nostro intervento è ancora più importante perché ripristina un servizio assolutamente necessario per chi abita nel borgo».
DI RIPRISTINARE IL FUNZIONAMENTO – «Siamo intervenuti – ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture – stanziando le risorse necessarie affinché il Comune di Curiglia con Monteviasco, proprietario dell’impianto, sia nelle condizioni di riattivare il servizio. La funivia è fondamentale perché si tratta dell’unico mezzo di trasporto che garantisce i collegamenti con il centro abitato di Monteviasco. Questi fondi consentono di contribuire a superare una situazione di criticità, coprendo i costi da sostenere per il ripristino dell’infrastruttura e per il funzionamento del servizio nel 2019».
GARANTIRE I SERVIZI ANCHE NEI TERRITORI DIFFICILI – «Grazie a questa misura – ha aggiunto l’assessore alla Montagna – scongiuriamo che la comunità di Monteviasco resti in una situazione di estremo isolamento. Il borgo di montagna infatti è raggiungibile solo con la funivia, fondamentale anche per far fronte ad una serie di servizi e di rifornimenti di prima necessità. Da parte della Regione è giusto garantire un livello di servizi dignitosi a tutti i cittadini, anche e soprattutto in questi territori tanto belli, ma altrettanto difficili da vivere».
La funivia, come si ricorderà, è ferma dal novembre 2018 per via del grave infortunio che costò la morte al manutentore, e per la quale sono in corso le indagini della magistratura varesina. L’Ufficio speciale trasporti impianti fissi (Ustif, che fa capo al Ministero dei trasporti), sospese il “nulla osta” per il trasporto pubblico a fronte delle «gravi carenze strutturali e procedurali» ravvisate dalla magistratura.
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