Blitz di Antonelli a Monteviasco: “Dobbiamo accelerare la riapertura della funivia”
Il presidente della Provincia in visita nel borgo isolato da dicembre a causa dello stop alla funivia:"La bella stagione è alle porte, i ristoranti devono lavorare"
Il presidente della Provincia e sindaco della città più popolosa della provincia (Busto Arsizio), ha fatto un vero e proprio blitz nel borgo più piccolo di tutto il territorio che amministra, la piccola Monteviasco con il suo pugno di abitanti in scacco da mesi a causa del sequestro della funivia.
La decisione di fermare l’impianto, ormai obsoleto, è arrivata dopo la morte di Silvano Dellea, storico manutentore deceduto proprio a causa di un malfunzionamento dell’impianto. Sin da subito ci sono state grandi attenzioni da parte di Provincia e di alcuni consiglieri regionali del territorio, dopodichè, a tre mesi di distanza ancora non si è mosso nulla in concreto.
Di buon’ora Emanuele Antonelli si è incamminato per i 1000 e più scalini che collegano Curiglia con Monteviasco, scortato dagli angeli custodi del paesino, i carabinieri di Dumenza che ogni giorno salgono e scendono per portare viveri, posta e tutto ciò di cui hanno bisogno i residenti anziani del borgo (qui il racconto del loro lavoro quotidiano).
Antonelli ha visitato il paese e la casa di una delle ultime residenti che ha 84 anni e riceve la visita giornaliera dei militari: «Ringrazio i carabinieri che fanno un lavoro egregio e con una grande passione carica umana ma allo stesso tempo non devono sostituirsi alle istituzioni perchè i loro compiti sono altri. C’è un’emergenza che va risolta nel minor tempo possibile. So che il tavolo tecnico sta lavorando ma serve un’accelerazione».
Oltre ai residenti infatti, ci sono tre ristoranti ai quali non va preclusa la stagione turistica, senza di loro il paese rischierebbe di diventare un borgo abbandonato: «Stiamo parlando di una vera e propria perla del Varesotto e ho potuto vedere con i miei occhi molte abitazioni ristrutturate da parte dei proprietari, questo significa che c’è la volontà di mantenere questo luogo in vita per chi ci vive ma anche per chi viene a visitarlo».
Antonelli chiude la sua visita con una provocazione: «Se non riusciamo a risolvere il problema voglio vedere noi politici con lo zaino in spalla, una mattina ciascuno a turno, per portare i viveri a Monteviasco al posto dei carabinieri».
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