Apocalypse Trump. Un presidente americano tra Mao & Andreotti

«Questo libro ci aiuta a capire di più, e in profondità, il fenomeno Trump. Senza schermi pregiudiziali o filtri ideologici. E si incarica di sfatare qualche comodo luogo comune, particolarmente diffuso nell’approccio italiano ma anche europeo alla presidenza Trump».  L’invito di Ferruccio De Bortoli, nella prefazione al libro “Apocalypse Trump. Un presidente americano tra Mao & Andreotti” (Ares) scritto da Stefano Graziosi, è esplicito: spogliamoci di tutti i pregiudizi e cerchiamo di vedere per quello che realmente è il fenomeno Trump.

I precedenti, in fatto di presidenti americani ci sono già, basti pensare all’ascesa alla Casa Bianca di un attore di Hollywood di secondo livello che rispondeva al nome di Ronald Reagan. Ma, se qualcuno ha visto il film “The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca”, tratto da una storia vera, Reagan è quello che ne esce meglio in fatto di emancipazione delle cosiddette classi subalterne.

Il Libro di Stefano Graziosi analizza la “Trump revolution” senza lenti ideologiche. D’altronde, secondo l’autore,  è lo stesso presidente americano a essere piuttosto trasversale. Scrive Graziosi: «Quello di Trump è difatti un atteggiamento profondamente pragmatico (anche troppo), che mira a lasciarsi alle spalle – talvolta senza eccessivo successo – le contrapposte ideologie in seno al Partito Repubblicano».

Sabato 11 maggio alle 10 e 30  a Varese al Caffé Zamberletti in Corso Matteotti, 20 a Varese,  Graziosi presenterà “Apocalypse Trump. Un presidente americano tra Mao & Andreotti”  insieme allo scrittore e saggista Mauro della Porta Raffo.

Stefano Graziosi (Roma, 1990). Si occupa di politica estera (soprattutto statunitense), collaborando con varie testate: La Verità, Lettera43, Tgcom24, Affari Internazionali, Formiche. Ha seguito le primarie americane del 2016 presso la redazione newyorchese de Il Sole 24 Ore – America 24. Nel 2018, ha pubblicato il libro “Apocalypse Trump. Un presidente americano tra Mao e Andreotti”, Edizioni Ares con la prefazione di Ferruccio de Bortoli.