Do.Ra. ringrazia il “suo” sindaco: Cristina Bertuletti
Uno striscione è comparso questa mattina, sabato 25 maggio, a Schianno: un saluto per il fine mandato dell'ex sindaco leghista
Non che ce ne fosse bisogno, ma questa mattina i neonazisti hanno voluto esprimere pubblicamente la loro riconoscenza a Cristina Bertuletti, primo cittadino di Gazzada Schianno.
Uno striscione è comparso sabato 25 maggio, giorno di silenzio elettorale, a Schianno. Le lenzuola vanno molto di moda in questo periodo e anche la Comunità militante dei Dodici Raggi ha voluto usarne un paio (lo striscione è davvero molto lungo) per ringraziare il sindaco uscente Cristina Bertuletti. “Grazie di tutto Cristina, sindaco di DoRa”: si legge sullo striscione.
Forse il mandato di Cristina Bertuletti si poteva concludere in silenzio e con un po’ più di “stile”. Ma tant’è: le passioni uniscono e le amicizie non nascono mai per caso.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Valuta verso la Svizzera, la Finanza alza il muro nel Vco: fermati oltre 6 milioni nel 2025
frenand su Nato per bilanciare il lato scientifico dell'ateneo, il Centro di Storia Locale dell’Insubria celebra i 25 anni
michele_drive su Commercianti in rivolta per la ciclabile a Belforte: Angei chiede una commissione urgente
Bustocco-71 su “Salari erosi, pensioni penalizzate”: la protesta della Cgil a Varese nel giorno dello sciopero nazionale
gbottinelli su Ciclabile di viale Belforte a Varese, commercianti sul piede di guerra
Fabrizio Tamborini su “Salari erosi, pensioni penalizzate”: la protesta della Cgil a Varese nel giorno dello sciopero nazionale










Un articolo evidentemente tendenzioso: nemmeno le parole nascono mai per caso, cara Redazione. Al di là della passione politica – sia essa una simpatia, un condivisone di pensieri/programmi, fin ai più ferventi sostenitori che la declinano in un credo – che identificano le persone o le associazioni, ritengo che un quotidiano di divulgazione, peraltro di spicco nel panorama digitale e di cui da varesotto vado orgoglioso, dovrebbe limitarsi alla narrazione dei fatti, lasciando al Cittadino la valutazione. Saluti, simone
Non sono d’accordo con il gentile lettore Bardelli.
Questi gruppi e queste simpatie sono pericolose e sono state troppo tollerate in un paese che si vuole definire Democratico.
Il fascismo a cui questi gruppi dichiaratamente si ispirano non è una opinione o una interpretazione. Il fascismo è stata una dittatura sanguinaria che ha portato alla rovina questo paese. I loro manifesti che appaiono solitamente in piena notte, con i caratteri di ispirazione celtica/runica, listati di nero…i loro manifesti fanno venire i brividi.
Consentire la libertà di parola a coloro che la userebbero per eliminare il principio sul quale loro si basano è paradossale (il paradosso della tolleranza di Popper).
La redazione è stata quindi impeccabile, considerando anche le scomode (e mi fermo qui come aggettivi) vicende legate a questo sindaco uscente.