Più comunicazione ma anche posti letto nel programma del Consiglio degli Studenti
Antonio Pistocchi è stato nominato presidente del Consiglio generale degli studenti dell’Università dell’Insubria il 13 marzo 2019. Ecco quali sono i suoi progetti
Con il compito di coordinare i rappresentanti studenteschi di tutti i corsi di laurea, il 13 marzo 2019 è stato nominato il nuovo Consiglio generale degli studenti dell’Università degli studi dell’Insubria. Nel giro di poco più di due mesi, il Consiglio si è già riunito tre volte e i gruppi di lavoro dovranno essere pronti per il 29 maggio.
Abbiamo sentito Antonio Pistocchi, presidente del Consiglio degli studenti e laureando in Scienze ambientali, per farci spiegare quali sono i progetti e le prime considerazioni dei nuovi rappresentanti.
Cosa ti ha spinto a candidarti come presidente del Consiglio generale degli studenti?
«In cinque anni di studio all’Insubria sono stato rappresentante di dipartimento e membro del Senato accademico. Col tempo mi sono reso conto che esiste una spaccatura tra la sede di Varese e quella di Como, una divisione tra due realtà che dovrebbero invece essere molto più unite. Mi sono imbarcato in questa nuova avventura proprio per migliorare collaborazione e comunicazione tra rappresentanti di corso, studenti e professori di entrambe le sedi».
Quali sono i punti principali del vostro programma?
«Innanzitutto, vogliamo cambiare il regolamento del Cgs. Proporremo delle modifiche per rendere il documento più chiaro e snello, in modo da facilitare il lavoro anche di coloro che verranno dopo di noi. Un altro punto importante del nostro programma riguarda la stesura del piano strategico. Ogni dipartimento dell’Università ne è coinvolto e Il nostro obiettivo è quello di vedere riconosciuti al suo interno gli interessi degli studenti».
Quali sono i problemi più urgenti che avete riscontrato nell’ateneo?
«L’Insubria è un’università all’avanguardia con un rettore attento e dinamico e non abbiamo trovato grossi problemi. Vogliamo però prevenire disagi che potrebbero nascere con l’aumentare degli iscritti. Proporremo degli investimenti per mantenere la didattica a un buon livello ed evitare che gli studenti si trovino costretti a sedersi per terra durante le lezioni. Inoltre, le richieste degli studenti fuori sede che vorrebbero alloggiare al collegio Cattaneo stanno superando i posti a disposizione. Insisteremo quindi per far ricavare nuovi appartamenti negli edifici esistenti».
Come vi sono sembrati i rapporti con gli altri organi universitari?
«Gli uffici dell’Università si sono dimostrati molto disponibili, sempre aperti all’ascolto, al dialogo e a fornire consigli. Ho avuto spesso a che fare anche con il prorettore Stefano Serra Capizzano e il dirigente Federico Raos. Quello che stiamo facendo è possibile anche grazie al loro aiuto».
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