Sonnifero nel vino per rubargli l’incasso: a processo per rapina

I fatti risalgono al 19 agosto 2017 quando un ambulante si senti’ male dopo aver bevuto un “bianco” offerto da un conoscente

Avarie

Faceva caldo il 19 agosto di due anni fa, un sabato. Perché non accettare un bicchiere di vino bianco da quel conoscente che di tanto in tanto passava di lì per offrire da bere?

Così ha pensato il commerciante quarantenne che la sera stessa, però, dovette andare al pronto soccorso del Circolo dopo un pomeriggio confuso e obnubilato finito con 1000 euro volati dalla cassa e un referto che parlava di “intossicazione da benzodoazepine”.

Tradotto: un potente tranquillante, principio attivo presente in molti sonniferi in commercio.

Era nel vino? E chi ce l’ha messo? Per l’accusa fu quell’uomo sulla sessantina conosciuto dall’amico ambulante di piazzale Kennedy ma anche dalle forze dell’ordine per diversi precedenti di polizia.

Ora si trova imputato di fronte al tribunale collegiale di Varese con l’accusa di rapina.

Secondo il difensore della parte offesa, l’avvocato Pasquale Schiariti, «l’uomo avrebbe notato che qualcosa gli stava accadendo ma era talmente frastornato da non riuscire a fare nulla, neppure a fermare qualcuno che stava armeggiando alla cassa poco dopo passate le 14 quando già c’erano 1000 euro».

Verso sera il padre dell’ambulante si recò sul posto e dovette aiutare suo figlio a fare la “chiusura” del banco da quanto il giovanotto era rintronato.

Una volta arrivato a casa, l’esercente cominciò poi ad accusare i primi problemi per andare successivamente in pronto soccorso.

Dalla ricostruzione che sta emergendo, sembra che il vino venne offerto alla vittima dall’imputato in altre due occasioni: il lunedì e il giovedì della stessa settimana, ma in quest’ultima occasione l’ambulante non bevve perché trovo’ il contenuto del bicchiere piuttosto torbido, «e poi galleggiava qualcosa di chiaro che somigliava a pasticche».

Sabato, invece, la bevuta incriminata: si saprà di più il prossimo 31 ottobre, quando altri testi verranno escussi e il processo potrebbe arrivare alle sue battute finali.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Giugno 2019
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