Filarmonica: «Disponibili a collaborare ma non sprechiamo risorse»
Alcune precisazioni da parte della presidentessa della Filarmonica di Cocquio Trevisago in merito al “botta e risposta“ con l'amministrazione comunale
Dopo una prima lettera, in polemica con l’amministrazione in merito alla questione della banda di Caldana e alla risposta del Comune, pubblichiamo la contro replica a firma di Fernanda Ribolzi Presidente Filarmonica di Cocquio Trevisago
Riguardo la replica del sindaco Danilo Centrella e del suo Vice sindaco Sara Fastame alle mie dichiarazioni apparse nell’articolo di cui sopra, non ravviso quale Presidente della Filarmonica di Cocquio T. alcuna risposta ai quesiti posti circa questa “fantomatica“ Banda di Caldana e mi è altresì difficoltoso intendere quale sia il loro contributo costruttivo a far comprendere ai cittadini il senso di una anomalia unica nel panorama provinciale (quella della creazione di una seconda Banda e forse per quel che scrivono anche di una terza in un paese di circa 4800 abitanti). Continuo ad essere personalmente convinta che, in questo caso particolare la prudenza avrebbe consigliato di evitare almeno l’enfatizzazione della presenza dell’Amministrazione comunale (ampiamente documentata fotograficamente sul sito “Menta&Rosmarino “).
Quale Presidente della Filarmonica di Cocquio T. mi sento, inoltre, in dovere di tutelare il maestro e gli strumentisti tutti che tanto si sono spesi in questi anni sia per l’Amministrazione che per i cittadini di Cocquio, rubando spazio al loro tempo libero per dedicarsi a questa attività e, sinceramente, è difficile entrare nella logica che ha dettato questa “ ipotetica “ nuova alternativa, ripeto in un paese di circa 4800 abitanti che sicuramente non chiedono di avere un’altra Banda e la dimostrazione è stata chiaramente evidenziata dalla completa mancanza di pubblico in occasione del concerto del 13 luglio u.s.
Un’ altra considerazione sarebbe da fare sulla parola “bando “, così tanto usata ed abusata da questa Amministrazione.
La Filarmonica di Cocquio T. per ben 2 anni ha presentato progetti (nel 2017 per il 2018 e nel 2018 per il 2019) ma, purtroppo, senza alcun riscontro, sia in negativo che in positivo. Detti progetti sono stati regolarmente protocollati e sono pertanto rintracciabili presso gli uffici competenti. Una ulteriore domanda viene a questo punto spontanea: ma sarà interpretata nel suo giusto significato la parola “bando“ da coloro che , contrariamente, a quanto fatto da tutte le altre Amministrazioni della zona, viene applicata ad una Filarmonica
o Banda che dovrebbe essere al servizio dell’Amministrazione quale fornitore di servizi a favore dei Cittadini e non una associazione che organizza delle sagre durante l’anno e questo non è sicuramente il caso di qualsiasi
Filarmonica o Banda e come tale la Filarmonica dovrebbe essere considerata un valore aggiunto per il paese ?.
In questo particolare frangente personalmente credo, e qui mi rivolgo agli ispiratori della ipotetica “ Banda di Caldana”, soprattutto nelle nostre piccole comunità, si debba sempre cercare di lavorare insieme evitando di disperdere energie e risorse evitando altresì confusione tra i cittadini, sforzandoci reciprocamente di costruire un clima di dialogo sinceramente costruttivo, anziché creare un clima divisivo come è purtroppo questo il caso e come è interpretato da tanti cittadini che mi hanno contattato al riguardo.
Da parte mia questi ispiratori dell’ipotetica Banda sono stati da me contattati qualche giorno prima del 13 luglio (cioè quando sono venuta a conoscenza per caso di questo evento), confermando la nostra disponibilità alla collaborazione, in caso di loro volontà di organizzare un concerto, con il tramite della Filarmonica di Cocquio T. e qui mi ripeto, ma ritengo sia indispensabile per offrire momenti di allegria e serenità ai cittadini essere uniti.
Nient’altro da aggiungere, con la certezza di avere definitivamente chiarito la posizione della Filarmonica di Cocquio T. nei confronti dei cittadini tutti.
Fernanda Ribolzi
Presidente Filarmonica di Cocquio Trevisago
N.B. A chiarimento di quanto erroneamente riportato nella lettera dell’Amministrazione preciso che non sono mai stata Consigliere di opposizione ma Consigliere di Maggioranza alla Cultura e Capogruppo di maggioranza fino Giugno del 2016.
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