La Cgil critica l’autonomia differenziata. “Mette in campo diseguaglianze intollerabili”
Autonomia regionale, divisioni e polemiche, all'interno della stessa maggioranza, continuano ad accompagnare la definizione di un testo di legge. Un tema su cui la Cgil di Varese ribadisce la sua criticità

«Occorre attendere il testo definitivo, ma per noi è inammissibile ogni ipotesi che metta in discussione la uniformità dei diritti civili e sociali dei cittadini, l’universalità dei principi fondamentali, in particolare per quanto riguarda istituzioni e società».
Parole di Umberto Colombo, segretario generale della Cgil di Varese. «Non è tollerabile – prosegue Colombo – che si possano creare condizioni di disparità che potrebbero aggravare le diseguaglianze. I diritti non possono essere variabili regionali».
Prende la parola anche Giancarlo Ardizzoia, segretario confederale Cgil Varese: «Questo progetto, più che disegnare un nuovo rapporto tra Stato e Regioni, per dare una ‘risposta ai territori’, rischia di disarticolare lo Stato». «Respingiamo ogni progetto che stia all’opposto della solidarietà, dell’uguaglianza, della progressività contributiva – dichiara Ardizzoia -, e come sindacato è da respingere la rottura della contrattazione nazionale ventilata da chi aspira a contratti regionali a partire da sanità e istruzione».
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