Scoperto un altro arsenale nella seconda casa di Fabio Del Bergiolo

Sono state trovate altre armi nella casa di Massa Carrara del 60enne gallaratese legato all'estrema destra e arrestato nei giorni scorsi

gallarate generico

Fabio Del Bergiolo aveva un altro arsenale nella sua seconda casa in Toscana. L’abitazione di Massa Carrara del 60enne di Gallarate ex funzionario della dogana di Malpensa e vicino ad ambiente di estrema destra è stata perquisita nelle scorse ore nell’ambito dell’operazione che nei giorni scorsi ha portato a scoprire un ingente quantitativo di armi, tra cui anche un missile Matra.

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Durante l’operazione coordinata dalla Digos di Torino nell’appartamento in Lombardia di Del Bergiolo era stato trovato un grande arsenale con anche alcune armi da guerra ma anche materiale e simboli nazisti (nella foto in alto). Altre armi erano state scoperte in un hangar vicino a Voghera dove era custodito anche il missile dell’esercito dal Qatar. Le indagini per ricostruire la filiera della bomba e capire il ruolo di Del Bergiolo hanno portato a scoprire altre armi, stavolta durante la perquisizione in una casa dell’uomo a Massa Carrara.

Armi che nei giorni scorsi Fabio Del Bergiolo aveva giustificato -per bocca del suo avvocato Fausto Moscatelli- come frutto di una collezione illegale. «Si tratta di un grande appassionato armi che scrive su riviste on line di settore e paragonabile ad un collezionista illegale di reperti archeologici o di quadri –ha spiegato in un’intervista il legale–. Certamente quelle armi non erano detenute legalmente ma non è infrequente trovare persone che per una passione si cacciano in qualche guaio pur di avere un determinato oggetto».

Il difensore di Del Bergiolo: “Solo un collezionista illegale di armi”

Del Bergiolo è stato un militante di Forza Nuova ed è stato candidato al senato a Gallarate nel 2001 (prese 611 voti), proprio nelle file della formazione neofascista. Due anni dopo, nel 2003, era finito nei guai per una vicenda molto più prosaica: era stato sospeso perché coinvolto in una truffa sul rimborso dell’Iva. Era accusato di aver incassato, in combutta con una dirigente (domiciliata a Sumirago), i rimborsi su 55 fatture di acquisti fatti da cittadini stranieri in transito dall’aeroporto di Milano Malpensa.

Fucile d’assalto e mitragliette nella casa dell’ex ispettore di Malpensa

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Pubblicato il 20 Luglio 2019
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