Spaccio di droga e armi da guerra, otto arresti nel comasco

La Procura lariana e la Squadra Mobile di Milano hanno chiuso il cerchio attorno ad un gruppo criminale che trafficava cocaina, eroina e marijuana. L'indagine nasce da un giro di prostituzione

Droga e armi a Turbigo/1 (inserita in galleria)

(immagine di repertorio)

Da un’inchiesta sulla prostituzione ne è nata un’altra sulla droga e così la Procura di Como ha chiuso il cerchio attorno ad altre 8 persone appartenenti a due famiglie albanesi (tranne un corriere italiano).

La Squadra Mobile di Milano, a seguito di una complessa indagine, ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Como, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti degli otto. Quattro degli indagati risultano già detenuti per altra causa.

Gli indagati sono accusati di detenzione per fini di spaccio di ingenti quantitativi di eroina e cocaina (per lo più proveniente dai Paesi Bassi), detenzione per fini di spaccio di marijuana, cessione di quantitativi di eroina e cocaina (17 kg di droga sequestrati durante l’indagine), detenzione di un revolver con matricola abrasa, due pistole mitragliatrici, una pistola semiautomatica. I reati sono stati commessi nelle province di Como, Monza Brianza, Milano, Varese e Rimini dal dicembre 2017 al febbraio 2018.

Indizi che hanno legittimato l’emissione dei provvedimenti coercitivi sono costituiti da intercettazioni ambientali all’interno di autovetture risultate nella disponibilità degli indagati e di servizi di osservazione e pedinamento effettuati anche attraverso telecamere all’uopo predisposte, dalla acquisizione di flussi informatici pertinenti messaggistica istantanea intercorsa tra apparati tipo “Blackberry” in uso agli indagati.

La presente indagine è la prosecuzione di quella (seguita sempre dalla Squadra Mobile di Milano e coordinata da questo Ufficio) inerente altro procedimento che nel settembre 2018 portò all’arresto di 23 persone (22 uomini di nazionalità albanese, una donna di nazionalità romena) accusati di sfruttamento aggravato della prostituzione nei confronti di oltre venticinque ragazze per lo più di nazionalità albanese, nonché bulgara, moldava, polacca, romena, ungherese,
E’ altresì in corso una attività di perquisizione finalizzata al sequestro di altre sostanza stupefacente ed armi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2019
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