Lavori sulla statale, ricetta svizzera in quattro punti
Tiziano Ponti, sindaco di Gambarogno, in prima fila, ha preso la parola e dettato una scaletta di interventi per trovare una soluzione

«La frontiera non è una barriera, Anzi la Svizzera dev’essere vista come una risorsa per risolvere i problemi».
Le parole sono di Tiziano Ponti sindaco di Gambarogno, comune che confina con Maccagno con Pino e Veddasca, il quale seduto in prima fila alla riunione di Maccagno di stamani invitato dal sindaco Fabio passera ha preso la parola per dare il suo contributo alla soluzione dei problemi che sorgeranno con l’apertura dei cantieri sulla statale 394 fra Maccagno e Colmegna (Luino).
La ricetta di Ponti per affrontare il momento passa da quattro priorità: «In primo luogo intervenire sulla segnaletica stradale che in Ticino risulta assente: il Cantone non è informato e non ha info sul tonnellaggio dei mezzi in entrata in Italia, che va segnalato già in autostrada Svizzera a Camorino. Poi è necessario da parte di Anas contattare le autorità cantonali anche per coordinarsi coi lavori in programma sulla strada lacuale in Svizzera: sono previsti infatti cantieri sulla litoranea per manutenzione ordinaria, posa di asfalto fonoassorbente ma soprattutto per l’intervento di messa a livello di 300 chiusini».
Le ultime due proposte di Ponti, ascoltate dagli ingegneri di Anas sono la pianificazione di ulteriori chiusure stradali e il necessario potenziamento del servizio ferroviario S30, la linea della rete celere del Canton Ticino che collega i nodi ferroviari elvetici di Bellinzona/Cadenazzo con Luino e Gallarate.
«È opportuno potenziare o rivedere gli orari della linea: solo in questo modo si potrà togliere traffico dalla strada». Si stima, coi dati in possesso degli amministratori italiani, che il traffico veicolare quotidiano lungo la statale, all’altezza di Maccagno, si aggiri attorno alle 2000 auto.
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