Nasce il nuovo centro riabilitativo “Casa per diventare grandi”

La struttura inaugurata venerdì 8 novembre ospiterà circa 100 bambini, ragazzi e adulti con disabilità provenienti dal Centro riabilitativo semiresidenziale e del Centri diurno disabili

Generico 2018

Sono state Silvia e Innocenta, entrambe ospiti della Fondazione Renato Piatti, a tagliare il nastro e inaugurare venerdì 8 novembre il nuovo Centro riabilitativo educativo integrato di Besozzo. La struttura “Casa per diventare grandi” accoglierà 76 bambini provenienti dal Centro riabilitativo residenziale, e altri 23 giovani e adulti del Centro diurno disabili. Obiettivo è accompagnare gli ospiti affetti da disabilità nel passaggio dalla minore età all’adolescenza, attraverso un percorso di crescita che va dall’infanzia fino all’età adulta.

Grazie a tecnologie e terapie innovative, e soprattutto all’impegno di molti volontari, gli ospiti della fondazione seguiranno una serie di attività per migliorare le proprie capacità neuromotorie e relazionali. Gli ospiti più piccoli potranno sviluppare queste capacità attraverso giocattoli realizzati dai volontari proprio per aiutarli a migliorare l’agilità delle dita e la percezione del proprio corpo nello spazio. All’interno della struttura è presente anche una logopedista, che aiuterà i piccoli ospiti a sviluppare l’abilità nel parlare, o a trovare nuovi modi per esprimersi, ma anche a migliorare l’utilizzo dei muscoli facciali necessari per una respirazione corretta.

Sale con strumenti musicali, aree dedicate al rilassamento e allo stimolo delle percezioni, palestre, zone all’aperto e una piccola piscina dove sperimentare i primi approcci con l’acqua. Queste sono solo alcune delle aree dove gli ospiti, seguiti sempre dai volontari, potranno allenarsi, sviluppare le proprie abilità, e, perché no, anche imparare un mestiere e prepararsi a entrare nel mondo del lavoro. In altre parole: la “Casa per diventare grandi” sarà un luogo dove bambini, ragazzi e adulti potranno vivere una vita serena e piena di significato nonostante le numerose difficoltà da affrontare.

Parte importante del progetto educativo adottato dalla fondazione è la musica. I più piccoli potranno ascoltare la musica di un pianoforte e sedervi sopra, per percepire anche le sue vibrazioni. La musico-terapia non è ancora riconosciuta dal sistema sanitario nazionale, ma i volontari sono convinti che per i bambini affetti da disabilità, così come per tutte le persone, può avere degli effetti positivi sotto l’aspetto emotivo.

Innovativa è anche “Fitlight”: una struttura utilizzata per eseguire alcuni tipi di diagnosi ancora in fase di sperimentazione. Fitlight presenta una serie di luci che si accendono uno alla volta e i bambini (anche se lo strumento può essere utilizzato da chiunque) devono spegnerle avvicinandoci la mano. Strumentazione a prima vista semplice, attraverso Fitlight i fisioterapisti possono osservare lo stato neuromotorio degli ospiti e allo stesso modo osservarne i progressi.

«Abbiamo riqualificato questo centro seguendo l’approccio della “architettura inclusiva” studiando gli ambienti in modo da garantire la migliore qualità di vita per i nostri giovani ospiti con disabilità e per le loro famiglie – afferma Cesarina Del Vecchio, presidente di Fondazione Renato Piatti onlus –. Offriamo un modello di continuità di presa in carico che assicura alle persone con disabilità intellettiva e del neuro-sviluppo un percorso evolutivo quanto più possibile lineare in termini di acquisizione, sviluppo e mantenimento delle competenze cognitive, motorie e relazionali. Le due strutture annesse e integrate (centro riabilitativo e centro diurno) condivideranno quindi stili e strategie, mettendo in atto interventi progettati per ogni età della vita, con una particolare attenzione alla “fase ponte” che vede il passaggio dall’infanzia all’adolescenza e, poi, all’età adulta».

Al Centro Riabilitativo Semiresidenziale dedicato ai bambini operano una neuropsichiatra infantile, una pedagogista, una logopedista, educatori professionali, operatori sociosanitari OSS, fisioterapisti, psicomotriciste e musicoterapiste.

Tutti professionisti con diplomi e lauree specifiche del settore. Di volontari ne abbiamo qualcuno ma siamo un centro sanitario accreditato a cui l’ASST territoriale invia l’utenza. Anche i colleghi del Centro Diurno per gli adulti sono educatori ed OSS.

Grazie alla collaborazione con il Comune di Besozzo e della ASST Sette Laghi, Fondazione Piatti ha siglato l’atto di compravendita dello stabile che in questi mesi è stato riqualificato con un’operazione complessiva del valore di 1.400.000 euro. Questo ha richiesto l’accensione di un mutuo importante da parte di Fondazione Piatti e l’avvio di una campagna di raccolta fondi mirata a cui hanno già contribuito donatori privati – a partire dai partecipanti della serata di gala “Stasera dono io” 2018, in cui è stato presentato per la prima volta il progetto – così come di aziende del territorio, fondazioni e club di servizio. La campagna di raccolta fondi, vista la portata del progetto, è ancora pienamente in corso e vedrà impegnata Fondazione Piatti almeno per i prossimi due anni.

 

di
Pubblicato il 08 Novembre 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.