Castello di Belforte e gruppo giovani: ecco il futuro di “Italia nostra”
L’associazione ha presentato i progetti per il 2020 presso la sala del camino del castello di Masnago giovedì 12 dicembre
Il 2019 sta per finire e per “Italia nostra Varese” è il momento di fare il punto della situazione e pensare a nuovi progetti.
L’associazione che da anni lavora per riqualificare e far conoscere i siti storici e culturali del Varesotto si è riunita giovedì 12 dicembre al castello di Masnago per la tradizionale assemblea di fine anno.
Nel corso della serata si sono ripercorsi i risultati ottenuti nel 2019 e si è parlato dei piani in programma per il 2020. Tra questi: il restauro del castello di Belforte a Varese e l’istituzione di un gruppo giovani.
Tra restauri, presentazioni e visite guidate, per “Italia nostra” il 2019 è stato un anno pieno di iniziative. Insieme alle istituzioni, l’associazione è intervenuta nell’accordo quadro strategico del Lago di Varese, il piano finalizzato a rendere nuovamente balneabili le sue acque. Tra i progetti si ricorda anche il restauro della scala monumentale – la “scalea” – del Sacro Monte realizzata dall’architetto Sommaruga; così come un concorso letterario e la pubblicazione di un libro sull’hotel Campo dei Fiori.
Con l’arrivo della fine dell’anno, l’associazione guarda al futuro e sono già molte le iniziative in programma per l’anno prossimo. Quella principale è il progetto di restauro del castello di Belforte attraverso i fondi messi a disposizione da un bando europeo. Un progetto ambizioso studiato insieme al comune di Varese che dovrà però fare i conti con una concorrenza molto forte. Sono infatti 250 le città che da tutta Europa hanno fatto richiesta per il bando, ma realisticamente solo una decina di candidati si spartiranno i 300 milioni di euro stanziati dall’Unione.
Un’altra iniziativa riguarda l’associazione stessa. I soci di “Italia nostra Varese” hanno infatti deciso di formare il primo gruppo giovani, con l’obiettivo è far entrare energie e idee nuove all’interno dell’associazione, ma anche avvicinare i giovani ai monumenti e alla cultura attraverso nuovi tipi di comunicazione. L’Università degli studi dell’Insubria darà ai suoi studenti la possibilità di svolgere collaborazioni retribuite all’interno di “Italia nostra”. Al momento il gruppo giovani conta quattro membri: Michele Graziani, Alice Migliuri, Samiath Badarou e Martina Damia.
«L’ultimo anno – ha commentato Carlo Mazza, presidente di “Italia nostra Varese” – è andato bene e siamo riusciti a riscuotere un buon successo in diverse iniziative. Alcune volte è difficile convincere le istituzioni a sostenere i nostri progetti, ma cerchiamo sempre di collaborare al meglio per realizzare qualcosa di utile per la città».
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