Saronno Servizi, dalla solidarietà alla promozione tutto “made in Saronno”
La campagna pubblicitaria è stata realizzata "in house", protagonisti i dipendenti, le famiglie, gli utenti. Mentre per i regali di Natale la società pubblica ha scelto un progetto solidale
Saronno Servizi scommette sulle risorse interne per la promozione delle proprie attività e valorizza la solidarietà cittadina con gli omaggi natalizi.
Sono molti i saronnesi che si sono accorti che i volti che li scrutano, dal materiale informativo della piscina di via Miola e dell’ex bocciodromo di via Piave, sono decisamente familiari. Già perchè, come svela la società saronnese che gestisce gli impianti, i protagonisti della campagna sono proprio i dipendenti. Dalle receptionist agli istruttori, della società dilettantistica.
«È una scelta che abbiamo preso all’inizio della stagione» spiega il numero uno di Saronno Servizi ssd, Katia Mantovani. «All’inizio il personale è rimasto sorpreso dalla nostra richiesta ma poi i nostri addetti non hanno esitato a mettersi in gioco. È sicuramente una scommessa vinta: il risultato è stato perfetto e molto saronnese».
Diverse foto sono state scattate direttamente nei due impianti: all’ex bocciodromo di via Piave e alla piscina comunale di via Miola. Tra i protagonisti oltre ad alcuni dipendenti anche i figli e qualche utente che di fronte alla richiesta del personale ha accettato di far parte del progetto. C’è chi nuota e chi pattina, chi ha messo a disposizione il proprio sorriso, chi la propria forma perfetta: «E’ una soluzione ottimale perché… cosa c’è di meglio delle nostre risorse per raccontare la nostra proposta?» dice Mantovani.
Non è l’unica scelta “made in Saronno” della Saronno Servizi dilettantistica. Recentemente per gli omaggi di Natale a dipendenti e collaboratori è stato scelto un progetto solidale. La realizzazione dei cesti gastronomici è stata affidata, infatti, al Villaggio Sos di via Piave: «Il budget è rimasto invariato rispetto all’anno scorso ma abbiamo preferito utilizzare i fondi disponibili come occasione per finanziare una storica realtà che lavora sul territorio per garantire interventi e servizi di accoglienza educativo-assistenziali di tipo familiare» conclude Mantovani.
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