Chi vorrà gestire il chiosco al Parco Bassetti di Gallarate?
Per ora nessuno, visto che il bando è andato deserto. Ma il Comune vuole fare un secondo bando per poter finalmente aprire lo spazio chiesto con il Bilancio Partecipato dell'ormai lontano 2016

Il posto sarebbe anche bello, ma per ora nel complesso non convince: è andato deserto il primo bando di gestione del chiosco al Parco Bassetti, il maggiore e più amato dei parchi di Gallarate. Anche se l’amministrazione non demorde.
La giunta Cassani era passata da una manifestazione d’interesse, a cui avevano risposto in molto, e poi dal bando effettivo, pubblicato in estate.
Tra le condizioni, incidevano particolarmente quelle economiche: al potenziale gestore si chiedevano 15mila euro all’anno di canone, ma anche il 10% del fatturato. E a questo si aggiungevano anche altri oneri che rendevano – evidentemente – poco appetibile l’offerta dello spazio: tra queste anche l’apertura e chiusura dei due cancelli del parco (uno a valle sulla via Carlo Noè e uno “a monte”, ai Ronchi).
«Appena arriverà il nuovo dirigente pubblicheremo il secondo bando» ha detto il sindaco Andrea Cassani alla conferenza stampa di fine anno, partendo da quel dato (le manifestazioni d’interesse) che comunque dimostra che un potenziale esiste. Ora si deve attendere il nuovo dirigente, che peraltro dovrà prendere in mano non poche pratiche.
Certo, tra un intoppo e l’altro, il progetto del chiosco al Bassetti è aperto veramente da molto tempo: era infatti tra le opere richieste dai cittadini con il Bilancio Partecipato del 2016, l’ultimo anno dell’amministrazione Guenzani. A fine estate 2019 si è arrivati alla consegna dello spazio, ma ora i tempi del bando di gestione – fatti due calcoli a spanne – rischiano di arrivare fino a primavera già inoltrata.
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