Come gestire il politrauma: corso per i dipendenti della Sette Laghi

Il corso, che sarà gestito dal dottor Zocchi, mira a garantire comportamenti il più possibile omogenei nella gestione dei traumi tra sedi periferiche e sede hub

trauma center

Medici di Pronto Soccorso, anestesisti rianimatori, chirurghi generali. E, ancora, infermieri e OSS, ortopedici, radiologi, chirurghi toracici, chirurgi pediatrici.
Tutti a lezione di gestione del politrauma.

L’ASST dei Sette Laghi per l’anno in corso propone un corso per spiegare e condividere i protocolli e i comportamenti da seguire per gestire la complessità dei traumi.

Le figure coinvolte appartengono ai diversi presidi della Sette Laghi: i Pronto Soccorso di Cittiglio, Luino, Angera e Tradate, il Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Del Ponte e ovviamente del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo di Varese, individuato come Centro Traumi ad alta Specializzazione, che è poi il riferimento principale per i traumi maggiori per tutto il territorio dell’Insubria e per la provincia di Lecco.

A coordinare questa galassia articolata e diffusa, è stato individuato il Dott. Giuliano Zocchi, anestesista in forze alla struttura di Anestesia e Rianimazioni Neurochirurgica e Generale diretta dal Prof. Luca Cabrini.

«Come Coordinatore del Trauma System – spiega il Dott. Zocchi – il mio compito è quello di promuovere soluzioni organizzative innovative volte a garantire il migliore inquadramento diagnostico e terapeutico del paziente politraumatizzato, puntando sulla formazione del personale, sul controllo della qualità e sul coordinamento dei referenti delle diverse aree specialistiche coinvolte».

Si parte da tre incontri di presentazione delle procedure aziendali per la gestione del trauma, in programma nel mese in corso a Tradate, Varese e Luino, organizzati allo scopo di garantire comportamenti il più possibile omogenei nella gestione dei traumi tra sedi periferiche e sede hub, con un’attenzione particolare ai nuovi assunti in servizio nei Pronto Soccorso.

«Incontri che hanno anche un valore aggiunto – tiene a sottolineare Zocchi – perché non si tratta di una presentazione unilaterale, ma di importanti momenti di confronto e analisi critica, in cui raccogliere contributi in vista della revisione dei protocolli aziendali del trauma System in programma per la prossima estate».

Il prossimo 20 febbraio, inoltre, è prevista la prima delle quattro edizioni del corso di formazione teorico-pratico “Simulazione gestione politrauma”: nell’aula Michelangelo dell’Ospedale di Circolo un gruppo di 18 professionisti per ogni edizione si confronterà con la simulazione di casi di politrauma, sia grazie al supporto di un manichino progettato allo scopo, sia grazie alla presenza di volontari delle Associazioni di Soccorso Sanitario che, opportunamente truccati, si presteranno ad interpretare il ruolo di pazienti politraumatizzati.

«Il manichino – precisa Zocchi – è interattivo e consente di simulare l’alterazione parametrica nei pazienti, offrendo così l’occasione per valutare la capacità del team di lavorare insieme affrontando imprevisti di vario tipo. La disponibilità dei volontari, invece, è preziosa perché permette di confrontarsi con una situazione molto vicina alla realtà, che comprenderà anche la simulazione del soccorso extraospedaliero».

La proposta formativa dedicata alla gestione del politrauma comprende anche dei corsi dedicati a tre procedure fondamentali, l’ecografia in emergenza, l’accesso intraosseo e il drenaggio toracico, a cura dei medici della Medicina d’Urgenza e dei chirurghi toracici.

Sono inoltre previsti, nel corso dell’anno, tre convegni su tematiche inerenti la gestione del trauma e dei corsi teorico-pratici specifici per la gestione del paziente pediatrico politraumatizzato. Questi ultimi coinvolgono, in particolare, il personale medico e infermieristico delle Pediatrie, del Pronto Soccorso Pediatrico, della Chirurgia pediatrica e della Rianimazione pediatrica.

«Periodicamente, poi, organizziamo i Journal Trauma, degli incontri, aperti a tutti gli operatori del Trauma System, durante i quali si analizzano casi reali di traumi complessi, confrontandosi sulle procedure attuate, vagliandole in ogni singola fase, allo scopo di ottimizzare la gestione dei casi futuri. In questo aiuta anche la compilazione del Registro Regionale Traumi, che permette di misurare l’attività svolta dal Trauma System aziendale confrontandola con quella delle altre strutture e non solo: il registro è infatti una banca dati ricchissima, che ci permette di valutare nel dettaglio la casistica specifica del nostro territorio e gli esiti del nostro impegno quotidiano».

«Il Trauma System è una realtà molto complessa – conclude Zocchi – Non è un’equipe ben definita, al contrario è una squadra molto ampia e variegata, distribuita nelle varie sedi della nostra ASST sede di un Pronto Soccorso che si compone in maniera flessibile per far fronte alle specifiche caratteristiche di ogni politrauma che giunga alle nostre strutture integrandosi perfettamente con l’attività dei soccorritori del 118, coordinati dal Dott. Guido Garzena. Ad accomunare tutti, medici di ogni specializzazione, infermieri e OSS è la passione per questo lavoro, difficile, talvolta impietoso, ma capace di dare grandi soddisfazioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2020
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