Truffa delle auto, arrivano le condanne
Undici mesi per due degli imputati e un anno e nove mesi per l’altro: i fatti si riferiscono a un multimarche di Biandronno fallito
“Ho pagato 31 mila euro ma l’auto non mi è mai stata consegnata“. “Una vita risparmiare e ho perso l’acconto”, e così via.
Questi alcuni dei frammenti che diversi clienti di una concessionaria d’auto di Biandronno facevano in aula tempo fa in una delle ultime battute di un processo finito con le condanne per tre persone.
L’accusa era quella di truffa, delle più classiche: intascarsi l’acconto per l’auto nuova e poi sparire. Il concessionario ora è chiuso perché fallito (e quello attuale nulla ha a che fare coi fatti), ma le responsabilità penali, perché personali, rimangono.
Il giudice monocratico ha deciso per due condanne da undici mesi per due degli imputati e un anno e nove mesi per l’altro.
Quanto contestato risale al periodo che va dal 2011 al 2013 con clienti che si rivolgevano al salone fiduciosi di poter trovare l’auto dei sogni, poi infranti di fronte ai fatti. Durante le udienze precedenti che hanno portato alla conclusione del primo grado di giudizio diverse sono state le testimonianze dei truffati: una macchina in vendita per 14 mila euro: 2 mila di acconto, 7.500 a titolo di prima tranche del saldo prima dell’immatricolazione, poi basta, soldi persi e avvocato.
Oppure: «Ho pagato 31 mila euro per la mia Mercedes – aveva una delle vittime – e non ho potuto neppure sedermi al volante: al momento di comprarla l’auto era volatilizzata. Non c’era più».
È stata disposta la sospensione condizionale della pena, ma subordinata al pagamento entro un anno dei risarcimenti delle parti civili.
I difensori hanno annunciato l’intenzione di impugnare in appello la decisione del giudice.
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Ma possibile che una causa del genere si sia protratta per così tanti anni e probabilmente ancora per altri visto che i difensori ricorreranno in appello? A parte i tempi di prescrizione in Italia deve essere riformato da cima a fondo sia il processo penale che, soprattutto, quello civile.