Internet dopo il coronavirus: «Prepariamoci alla normalità 2.0»
Luca Spada, ceo di Eolo, racconta l'impatto che l'epidemia di coronavirus sta avendo su Internet. E avverte: «niente sarà più come prima»

«Ci vorrà ancora del tempo, ma usciremo da questa crisi. Ma non torneremo mai più come prima, vivremo una normalità 2.0». A parlare è Luca Spada, ceo di Eolo, protagonista della diretta Facebook di questa sera. Un’occasione per parlare del ruolo che Internet sta giocando durante l’epidemia e dell’impatto delle misure di contenimento sulla rete.
Intanto, non c’è nessun rischio di crollo. «Internet crolla se tagli le fibre ottiche. Se viene usata molto la rete, come sta succedendo in questi giorni, al massimo si rallenta», ha spiegato. In un traffico sempre più pesante «utilizziamo dei sistemi di traffic shaping. Ovvero dei software ai quali possiamo dire di dare la priorità alle applicazioni di smartworking invece che allo streaming video».
Ma quanto è cresciuto il traffico in queste settimane? «Subito dopo il decreto dell’8 marzo, che ha messo in quarantena tutta l’Italia, abbiamo visto crescere il traffico del 50%», racconta, «l’incremento che di solito si registra in un anno si è verificato nel giro di 24 ore». Una tendenza «comune a tutti gli operatori», tanto che «i governi hanno chiesto a realtà come Netflix e YouTube di intervenire per ridurre i consumi di banda. Devo dire che hanno risposto molto velocemente».
Lo streaming video è infatti uno dei principali fattori di utilizzo della rete. «Tra le 20.30 e le 23 rappresenta il 70% di tutto il traffico. Di questa quota, la metà è occupata da YouTube, un 40% da Netflix, circa il 6% da Amazon Prime». Mentre dalla mezzanotte alle 7 del mattino il traffico sostanzialmente si azzera.
Per questo è importante adottare dei comportamenti di utilizzo responsabili, che evitino di sovraccaricare la rete. Ad esempio scaricando gli aggiornamenti dei sistemi operativi o dei videogiochi durante la notte. «Farlo nei momenti in cui l’utilizzo della rete è già alto diventa controproducente».
Un gesto di responsabilità tanto più importante durante una crisi che, oltre ad un impatto sanitario, ne sta avendo anche uno sul piano sociale. «Non avrei mai pensato che un fattore inimmaginabile come un virus ci avrebbe portato ad una diffusione così mostruosamente veloce dello smartworking. Oggi faccio videoconferenze con persone che dieci giorni fa a malapena utilizzavano il telefonino».
«Questa devastante esperienza», ha proseguito Spada, «lascerà un approccio al digitale che diventerà indelebile». Niente sarà più come prima: «vivremo una normalità 2.0, lo smartworking sarà sempre più presente nella vita delle aziende, questo porterà benefici in ambito lavorativo e meno traffico sulle strade. E chissà che questa esperienza non ci aiuti anche ad ascoltare con maggiore attenzione i messaggi che ci lancia la natura».
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Felice su Latitante 20enne arrestato a Saronno dai Carabinieri: era evaso dai domiciliari
PaoloFilterfree su Brutale pestaggio in centro a Varese. La testimonianza di un cittadino
Felice su Sabato è il giorno di Va Live Pal: musica, arte e impegno civile ai Giardini Estensi di Varese
gokusayan123 su Varese, arrestato per stalking un 20enne: pedinava una commessa da due mesi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.