Coronavirus, positivi 24 richiedenti asilo ospitati alla Barbara Melzi

Altre 14 persone sono risultate negative. La struttura è stata messa in quarantena con un'ordinanza del sindaco Giuseppe Bascialla: "Chi ha avuto contatti con loro, lo segnali ai servizi sociali il prima possibile"

Sindaco tradate

Sono 24 i tamponi che hanno dato esito positivo al Covid19, sui 38 analizzati dei richiedenti asilo ospitati all’Istituto Barbara Melzi. La comunicazione è stata data dal viceprefetto al sindaco Giuseppe Bascialla nella serata di martedì 6 maggio. Il primo cittadino ha già emesso l’ordinanza per mettere tutta la struttura in quarantena e gli “ospiti” sono stati così gestiti: i 24 positivi sono confinati in stanze singole al secondo piano, mentre i 14 negativi sono isolati al primo piano. Nessuno di loro può uscire dalla struttura.

Nelle scorse settimane la Barbara Melzi era già stata oggetto di un focolaio di Covid19, che ha provocato la morte di tre suore e il contagio di quasi tutte quelle presenti, in totale ventidue donne. La struttura però è molto grande e da cinque anni un’ala del palazzo è dedicata ad ospitare i richiedenti asilo, sotto la gestione delle Croce Rossa provinciale.

Coronavirus, le suore all’istituto Barbara Melzi in isolamento

«Mi sono lamentato pesantemente con il vice-prefetto come è stata gestita questa emergenza che adesso dobbiamo rincorrere» spiega il sindaco Bascialla, insieme al vicesindaco Franco Accordino e al presidente del consiglio comunale Claudio Ceriani. Il primo cittadino, inoltre lancia un appello a tutti i cittadini -. Chi ha avuto contatti con queste persone ospitate alla Barbara Melzi, lo dica ai servizi sociali: cerchiamo di arginare l’emergenza che potrebbe verificarsi, se necessario emettendo anche altre ordinanze per confinare le persone nelle proprie abitazioni e tenere monitorato un eventuale contagio».

Il sindaco ha poi voluto esprime un duro parare nei confronti della struttura: «Sono stato avvisato mercoledì scorso che uno dei migranti era risultato positivo e ho provveduto a mettere in quarantena la struttura. Adesso veniamo a conoscenza di questa situazione. Dico soltanto che secondo me c’è stata molta negligenza e superficialità».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 06 Maggio 2020
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